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Giovane scrittrice del De Sanctis vince il premio Barliario

In copertina: Giorgia Lepore mentre riceve il premio dal giornalista Massimiliano Amato (a sinistra) e dal procuratore generale Leonida Primicerio


Sabato 4 maggio si è svolta la serata conclusiva del concorso "le notti di Barliario. Salernonoir". L'evento è volto a premiare i più promettenti giovani autori di questo particolare genere letterario.


Quest'anno la manifestazione è ormai giunta alla sua V edizione ed è dedicata a due dei pilastri del noir: Carlo Lucarelli e Giorgio Scerbanenco. Il concorso si è svolto grazie al patrocinio della fondazione "Menna" e dell'associazione "Porto delle Nebbie".


La manifestazione nel corso delle sue cinque edizioni ha subito una straordinaria evoluzione, sia nel campo organizzativo sia nella durata, ma anche nell'apertura a nuove categorie di partecipanti. Infatti da questa edizione il concorso è aperto agli studenti di tutti i Licei Scientifici del comune di Salerno, oltre che a quelli dei Classici. Inoltre associandosi con il "Concorso Letterario Nazionale", in occasione del quale moltissimi scrittori emergenti dei generi thriller, giallo e noir hanno inviato i loro lavori alla giuria del concorso, composta da giornalisti, criminologi e scrittori.


Quest'anno la vincitrice è stata una ragazza del de Sanctis, di nome Chiara Lombardi.


Il giovane "prodigio letterario" del liceo di via Ugo Stanzione ha risposto alle domande con precisione, pazienza e simpatia.


In cosa consisteva la prova?


Bisognava scrivere un testo di genere noir, ambientato nella centro storico di Salerno o al massimo nella sua provincia, ovviamente il testo aveva un limite e un minimo di caratteri da utilizzare.


Era possibile produrre l'opera solo individualmente?


No, infatti era possibile dividersi anche in gruppi e lavorare per lo stesso fine! Infatti dei miei compagni di classe che hanno partecipato all'iniziativa, molti hanno deciso di farlo a coppie o in gruppi di 3 o 4.


E la tua opera? Su cosa ti sei concentrata maggiormente durante la stesura?


Potrei definire il mio lavoro come una storia "a finale aperto" ed è un noir. Perciò non è presente alcun investigatore privato o roba del genere, che è propria del giallo. Per rispondere alla tua seconda domanda, mi sono concentrata soprattutto nella creazione di un'atmosfera cupa e ricca di suspense, senza tralasciare i profili psicologici dei personaggi e la descrizione accurata dell'ambientazione.








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