top of page

L'amicizia contro il nazismo

  • Giuseppina Lambiase
  • 24 gen 2019
  • Tempo di lettura: 4 min

Recensione del libro “L’ amico ritrovato” di Fred Uhlman

Autore: Fred Ulhman

Anno: Il libro è stato pubblicato nel 1971

Genere: Il racconto è una novella autobiografica che riprende in parte la vita dell’autore

Ambientazione: Stoccarda (Germania) durante gli anni del Nazismo

Ci troviamo a Stoccarda nel 1932, in Germania, il racconto si apre con un monologo nel quale Hans Shwarz ci presenta la situazione in cui si trova, cioè quella di un ragazzo ebreo che studia in una scuola tedesca. Hans è figlio di un medico ed ex soldato, appartiene ad una famiglia borghese e colta. Entrambi i genitori sono molto devoti alla propria patria essendo nati e cresciuti lì. Un giorno nella sua classe arriva un nuovo studente, Konradin von Hohenfels, facente parte di una stimata famiglia, con un grande passato sulle spalle. Grazie a questo viene ammirato e rispettato da tutti e lui, proprio per questo, a posto di fare amicizia con i nuovi compagni si esclude assumendo un atteggiamento di superiorità. Hans però si sente attratto dalla figura di Konradin e grazie alla sua preziosissima collezione di monete antiche riesce a legare con lui e diventano amici. Un giorno Hans decide di invitare a casa sua Konradin, che dopo un pò di esitazione accetta l’invito e lì conosce la madre di Hans con cui lega molto e il padre, che si rivolge a lui come ad un ufficiale dell’esercito. Dopo un po’ anche Hans viene invitato a casa di Konradin e, dopo aver oltrepassato il grande cancello con i leoni, entra nella prestigiosa villa del amico. Rimane stupefatto dalla bellezza di essa e dalla bellezza della camera di Konradin. Quest’ ultimo andava molto spesso a casa di Hans e anche Hans a casa di Konradin, durante quelle visite però una cosa insospettisce Hans, il fatto di non trovare mai a casa i genitori di Konradin. Questo suo sospetto si confermò una sera ad una rappresentazione teatrale in cui l’amico, in presenza dei genitori, lo ignorò del tutto. Hans chiese spiegazioni all’amico riguardo al suo comportamento e quest’ultimo gli disse che entrambi i genitori aveva idee antisemite e quindi odiavano gli ebrei. Da quel giorno la loro amicizia non fu più come prima e a peggiorar la situazione entra nella storia la figura di Hitler che impose a tutta la Germania la cultura nazista, che influenzò anche la scuola di Hans, infatti dopo un po’ di giorni venne esscluso dal resto della classe. Man mano il fenomeno si diffuse e i genitori di Hans decisero di mandarlo negli Stati Uniti da un loro parente. Hans allora decise di partire. Negli Stati Uniti conclude gli studi e si laurea in legge diventando un avvocato di successo. Molti anni dopo riceve un opuscolo del suo vecchio liceo di Stoccarda con la richiesta di un contributo per la costruzione di un memoriale agli studenti caduti in guerra. Hans non ha subito il coraggio di scoprire cosa è successo a Konradin ma, poco prima di stracciare l’elenco, si fa coraggio e lo apre alla lettera “H”. Qui legge che Konradin von Hohenfels è stato giustiziato perché implicato nel piano per uccidere Hitler.


Un passo molto bello del libro è la parte finale della storia, quando Hans ormai adulto e sposato riceve una lettera, che gli chiede di donare un contributo per costruire una statua in memoria degli alunni della sua scuola caduti durante la seconda guerra mondiale. Hans si chiede inizialmente come abbiano fatto a rintracciarlo, subito dopo però si mette a leggere l’elenco e nota che tutti i suoi vecchi compagni di classe sono morti per la patria, ma non li guarda tutti, infatti non ha il coraggio di guardare l’elenco nella lettera H quella di Konradin, decide così di buttarlo, ma prima di farlo va a guardare il nome dell’amico e legge “Von Hohenefels, Konradin, implicato nel complotto per uccidere Hitler. Giustiziato”. Questo passo è molto significativo, perché Konradin, che all’inizio stava dalla parte di Hitler, aveva capito il suo errore e aveva sacrificato la propria vita per aggiustare a quell’errore che gli aveva fatto perdere l’unico vero amico che aveva.


PERSONAGGI PRINCIPALI:

-Hans Schwarz: il protagonista che racconta in prima persona. Si presenta come un ragazzino molto timido e intelligente, appartenente ad una famiglia borghese. Dà molta importanza all’amicizia che per lui vale molto e questo valore lo riscontra quando diventa amico di Konradin.

-Konradin von Hohenfels:è il secondo protagonista che proviene da una famiglia molto stimata e nobile tedesca. Ha gli stessi ideali, di Hans, per quanto riguarda l’amicizia anche se porta sempre in primo piano gli ideali della sua famiglia.


LINGUAGGIO E STILE: Il linguaggio è facile e comprensibile a tutti l’unica cosa che potrebbe risultare complicato da capire è la presenza di alcune frasi e parole in tedesco, che l’autore ha aggiunto di proposito per sottolineare il fatto che stava raccontando per sommi capi la sua vita o almeno la sua adolescenza e quella di Hans che si sono svolte in Germania. Lo stile dell’autore è molto colloquiale. Questo libro infatti utilizza non solo molti discorsi diretti e indiretti ma anche moltissime riflessioni e monologhi interiori del protagonista.


MESSAGGIO DEL LIBRO: L’autore vuole ci comunica che non bisogna interrompere un’amicizia solo perché si è diversi, in questo caso rispetto alla razza, infatti l’autore vuole dire, vuole sottolinearlo meglio con l’introduzione della storia nell’epoca del Nazismo, che l’amicizia è un valore molto importante, che non bisogna tralasciare e dare per scontato, e va oltre tutte le situazioni avverse che può incontrare.


GIUDIZIO: Il libro piace non solo per la storia ma anche per il contenuto e il grande messaggio che l’autore ha trasmesso. Attraverso questo libro l’autore ha fatto vedere e immaginare, al lettore, la storia secondo due prospettive, secondo gli occhi di due ragazzi uno ebreo e uno tedesco che pur appartenendo a due razze opposte hanno reso grande la loro amicizia. È un libro che vale la pena leggere, sono stati molti gli autori che hanno esposto le proprie impressioni riguardo gli anni del nazismo in Germania che sono stati, appunto, gli anni peggiori che l’essere umano abbia dovuto vivere fino ad ora.

Comments


Articoli in evidenza
Articoli recenti
Archivio
Cerca per tag
Seguici
  • Facebook Basic Square
  • Twitter Basic Square
  • Google+ Basic Square

CLASS PLUS JOURNAL 15

Class Plus Journal è un modulo didattico del corso Liceo Classico "Class Plus"
del Liceo Statale "F. De Sanctis" di Salerno

© 2018 by Dario Ianneci - Proudly created with Wix.com

bottom of page