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Terremoto del 1980...38 anni dopo

  • Giovanni Di Domenico
  • 8 gen 2019
  • Tempo di lettura: 1 min

I salernitani allo stadio Vestuti subito dopo il terremoto

23 Novembre 1980. Una data storica per gli abitanti della Campania e della Basilicata. Alle 19.35 la terra inizia a tremare, scatenando il panico in tutti i cittadini. Ottanta secondi da incubo. 2735 morti e 3993 feriti. Anche nel Salernitano furono cancellati interi paesi: Laviano, Castelnuovo e Santomenna per citarne alcuni. La situazione peggiorò per colpa dei soccorsi non tempestivi e degli ospedali senza elettricità. Insomma, un vero e proprio incubo che ancora oggi, a 38 anni di distanza,viene ricordato come una tragedia

Mia madre all’epoca aveva sedici anni e ha vissuto, come tanti salernitani, lo sciame sismico che è arrivato nella nostra città,oltre al dolore per i familiari e i tanti amici morti nella cittadina di Sant’Angelo dei Lombardi (in provincia di Avellino), paese nativo di mio nonno. "Ancora oggi - racconta - ricordo le ore immediatamente successive alla scossa e la disperata ricerca dei familiari di cui non si avevano più tracce. I miei fratelli più grandi, il giorno dopo, sono partiti per il paese a prestare soccorso in qualità di volontari".

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