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"Ti quoto" e "anche no": ecco i neologismi degli adolescenti


"Ti quoto" vuol dire "sostengo con forza la tua tesi" e "anche no" vuol dire "non ci penso proprio". Occhio alle contaminazioni linguistiche provenienti da youtuber, dai rapper, da influencer. Gli adolescenti assorbono tutto come spugne e sono pronti ad infarcire i propri messaggi e discorsi non solo di emoticon ma anche di tanti neologismi. Non fanno solo tendenza ma sostituiscono pezzi di frase. L'obiettivo è essere brevi e entrare in empatia con i coetanei. "Queto" significa "va tutto bene" e "scialla" è l'equivalente del più teatrale "Pascalì... abbozza" pronunciato da Eduardo De Filippo nel celebre Natale in Casa Cupiello, al momento di leggere con il fratello la famosa lista della salute. Nel linguaggio adolescenziale proliferano anche le abbreviazioni, ad esempio "bro" oppure "fra", la sua tradizione in italiano. Vuol dire fratello oppure amico fraterno. Se youtuber ed influencer inventano una nuova parola, non c'è più bisogno dell'approvazione dell'Accademia della Crusca, com'è accaduto per l'aggettivo petaloso. Attraverso il megafono dei social network, infatti, la parola nuova diventa virale ed è subito utilizzata dai ragazzi.

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