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GP DI MONACO 2019: IL CONSUETO DELIRIO DEL CIRCUITO CIRCUITO CITTADINO

Quello di Monaco è stato un Gran Premio a dir poco memorabile: ecco cosa è accaduto.


Protagonisti principali di questa gara sono stati Hamilton e Verstappen, che hanno battagliato incessantemente l'uno contro l'altro fino alla fine. L'inglese tuttavia è inarrestabile e riesce a spuntarla sull'olandese, e porta a casa ancora un'altra vittoria: sembra essere davvero imbattibile.

D'altro canto anche Verstappen ha dato una grandissima dimostrazione di forza, dimostrando a tutti di essere diventato più ''saggio'' e meno impulsivo rispetto all'anno scorso (come dimenticare il contatto con Perez nel GP del Brasile?). Se non fosse stato per i 5 secondi di penalità dati dall'ultimo tentativo di sorpasso, il primo pilota della Red Bull sarebbe stato giudicato come miglior pilota di questo Gran Premio. Prestazione memorabile, e da ricordare.

Chi ha sperato a lungo in un patatrack davanti a lui è stato Vettel, alla fine 2° più per disgrazie altrui (la foratura lenta di Bottas e la penalizzazione di Verstappen) che non per meriti propri. Si dirà che Monaco è anche questo, ed è vero, ma questo 2° posto è davvero bugiardo, con una Ferrari lenta e il tedesco piantato nelle barriere al sabato mattina e poi di nuovo intento a “biaciarle” nell’ultimo tentativo in Q3. Insomma, un po’ di pasticci, ma a prescindere da tutto, congratulazioni al 4 volte campione del mondo.

Che dire invece di Lecrerc...vittima. E' la vittima di un' orribile strategia, che l'ha portato ad avere una macchina lasciata indietro rispetto agli altri, insomma una strategia rischiosissima e che tra l’altro non si capisce bene quali grandi vantaggi avrebbe potuto portare. Nonostante tutto ciò, il monegasco ha messo in scena un vero e proprio spettacolo: dopo i primi due sorpassi a dir poco magici, arriva l'errore: spazio inesistente, gomma forata e pavimento troppo danneggiato: il campione del mondo di F2 non si merita tutto questo.


Tutti si sono ricordati di Gasly quando, con le gomme nuove ha segnato un inaspettato giro veloce, anche se rimane un abisso tra lui e Verstappen, nonostante abbiano la stessa macchina. Senza infamia e senza lode.

Bello invece il 6° posto di Sainz, sempre più solido con una McLaren in lenta ma costante crescita: se solo Nando avesse avuto questa macchina l'anno scorso...

E una splendida prova è anche quella che ha visto protagonisti Kvyat e Albon, entrambi in Q3, entrambi bravi a non commettere errori, anzi ad approfittare dei problemi altrui per portare a casa un risultato che per la Torso Rosso “è tanta roba”, considerando che il team di Faenza si è messo alle spalle la Renault nella classifica costruttori e ha agganciato la Haas. Forse Albon merita qualcosina in meno, ma considerando che stiamo parlando di un debuttante su cui nessuno alla vigilia del campionato avrebbe scommesso 10 euro è giusto essere un po’ generosi con lui. Bravissimi.

Grande pazienza per Ricciardo, che arriva a punti dando il meglio di se', anche se la dice lunga il fatto che questo risultato per la Renault sia discreto.

Più fortunato che bravo è stato Grosejan, che se non fosse stato per uno stupido errore, avrebbe potuto chiudere la gara nono.

Cosa dire invece di Giovinazzi, che confrontandolo con gli altri piloti esordienti, non raggiunge per nulla la sufficienza. Non per questo però si può dire che non si meriti un posto in F1. Sta tutto a te, Antonio.




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