Manuel Bortuzzo, vittima di un equivoco
- Francesca Granozio, Cristina Paolella, Sara Sapere
- 6 mar 2019
- Tempo di lettura: 2 min
"Fatti coraggio mamma, ora per me comincia un altro allenamento" Così Manuel Bortuzzo
la promessa del nuoto azzurro non potrà più utilizzare le gambe per il resto della sua vita.
Il nuoto è la passione di Manuel Bortuzzo e lui non vuole fermarsi.Il nuotatore è stato colpito in pieno dagli spari di due giovani ventenni in sella a uno scooter, una settimana fa, nella notte fra sabato 2 e domenica 3 febbraio. È accaduto alla periferia sud di Roma, al quartiere Axa. Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano,i due ventenni , sono adesso in carcere. Il Gip ha convalidato il loro fermo, l'8 febbraio. Dovranno rispondere di tentato omicidio con l’aggravante della premeditazione. Hanno sparato a Manuel per errore. Volevano colpire altri. L’imputazione per loro resta comunque pesante.

Le squadre e i nuotatori di tutta Italia hanno gareggiato nel fine settimana con una "M" disegnata sul braccio in segno di solidarietà e sostegno a Manuel Bortuzzo. L'iniziativa lanciata dal nuotatore Andrea Lanzarini è stata subito accolta e rilanciata dai grandi campioni del nuoto azzurro fino a coinvolgere tutta la Federazione italiana Nuoto. "Siamo una famiglia e siamo pronti a sostenerlo fino in fondo", ha detto Paolo Barelli, presidente della Federnuoto che ha lanciato l'hashtag #tuttipermanuel. “Abbiamo deciso anche di aprire una pagina facebook per raccogliere tutti i messaggi di solidarietà e sostegno che continuano ad arrivare a Manuel. Affinché diventi anche un luogo di confronto, dialogo, approfondimento e idee - spiega il presidente della Federnuoto, Paolo Barelli -. Il vile agguato che ha colpito il giovane Manuel ci ha stretto tutti in un coro sdegnato contro la violenza. Ci ha reso più uniti, più forti. I social network sono diventati un inno alla legalità e alla vita. Mercoledì Manuel si è svegliato. Sta migliorando visibilmente. È determinato, pieno di energia positiva. Sente l’affetto che lo circonda e sa di essere diventato il figlio, il fratello, il nipote di tutti coloro che non accettano di vivere in un ambiente ostaggio della delinquenza". Dopo un messaggio affidato al cellulare del presidente della Federnuoto, Manuel, ricoverato all'ospedale San Camillo di Roma, ha pubblicato un post sul suo profilo Instagram: "Buongiorno a tutti ragazzi - scrive il nuotatore -. Finalmente sono tornato in possesso del mio telefono e con calma potrò rispondere e ringraziare singolarmente ognuno di voi, quelle fantastiche persone che siete che non mi avete lasciato da solo un attimo.Grazie per il sostegno che mi avete dato. Credetemi, l'ho percepito da parte di chiunque. Siete fantastici, siete ciò che mi faceva andare a dormire tranquillo la sera e ciò che mi faceva risvegliare con il sorriso. Un abbraccio e un bacio a tutti. Presto ci ribecchiamo in giro. Manuel".
Ciò che è accuduto a Manuel ci ha fatto riflettere riguardo la criminalità dei giorni d'oggi. Com'è possibile che la carriera di un giovane debba terminare a causa di un equivoco.Il futuro di Manuel si è frantumato con tre spari. Quei tre spari hanno troncato la carriera olimpionica di una giovane promessa. Speriamo che possa tornare a nuotare il più presto possibile.
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