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Bandersnatch: fai la tua scelta!

  • Eleonora Amorelli, Giulia Santoro
  • 16 gen 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

Bandersnatch, è un film interattivo pubblicato da Netflix il 28 dicembre 2018, pensato come parte del franchise di Black Mirror. Lo spettatore prende le decisioni per il protagonista Stefan Butler che riesce a farsi assumere dalla Tuckersoft, azienda che si occupa di produrre e distribuire videogiochi, per creare un prodotto videoludico innovativo frutto di una sua idea originale. Butler, ispirandosi al concetto di libro interattivo, vuole creare una realtà in cui il giocatore debba influenzare la storia attraverso delle scelte, in maniera analoga alla natura del film stesso. Oggi esistono molti videogiochi di questo tipo, alcuni con contenuti molto interessanti, ma nel 1984 si sarebbe trattato del primo contenuto del genere. Butler si ritroverà, nel corso del lavoro, ad affrontare i suoi demoni, in un’atmosfera cupa e dal carattere onirico. Il protagonista, nella storia, è tormentato dal pensiero di non avere in controllo delle sue scelte. Già a dicembre il regista dell’episodio speciale, David Slade, aveva dichiarato che c’erano alcune scene che erano state effettivamente girate ma a cui era impossibile accedere. Ovviamente sono stati fatti numerosi tentativi per scovarle, ma ora è lo stesso Brooker in una nuova intervista a The Wrap a eliminare ogni speranza: quelle scene impossibili, infatti, non sono altro che scene effettivamente tagliate dallo sviluppo narrativo, sebbene fossero state già girate.Per via dell’enorme complessità tecnologica lato piattaforma, è stato però comunque impossibile rimuoverle dato che erano già state caricate.Dunque nell’universo delle possibilità virtuali di Bandersnatch esistono alcuni momenti che vivono a sé stanti ma senza nessun bivio o percorso che porti fino a loro, semplicemente perché in conclusione si è deciso di escluderli dalla ramificazione narrativa. “C’era un punto in cui, credo, avessimo finalizzato tutta la timeline, ma poi abbiamo modificato il percorso interattivo e quindi un paio di sezioni sono risultati ridondanti”, ha spiegato Brooker parlando appunto di queste scene inaccessibili.

I finali possibili sono molteplici. Secondo Netflix quelli principali sono cinque, ma con delle variazioni in base alle diverse scelte effettuate durante il film:

  • Stefan ha una furiosa lite con la psicoanalista e con il padre, credendo di essere controllato dallo spettatore proveniente dal ventunesimo secolo.

  • Si scopre che Stefan è un attore di nome Mike e suo padre è il regista incaricato delle riprese.

  • Stefan uccide suo padre in una crisi nervosa e fa a pezzi il cadavere, ottenendo la concentrazione sufficiente per ultimare il gioco che riceve una valutazione di cinque stelle su cinque. Tuttavia l'omicidio viene scoperto e il videogioco ritirato dai negozi. Segue una scena ambientata ai giorni nostri, in cui Pearl Ritman, figlia di Colin, programma per Netflix una serie basata sulla vicenda di Bandersnatch, riscontra

ndo però le stesse difficoltà affrontate da Jerome F. Davies e Stefan.

  • Stefan uccide suo padre in una crisi nervosa e seppellisce il cadavere, ma viene scoperto dalla polizia e si ritrova in carcere a disegnare sulle pareti gli stessi simboli che all'epoca disegnò Jerome F. Davies. In base alle scelte compiute in precedenza, è possibile che Stefan uccida anche Colin o Thakur, oltre a suo padre. L'esito ultimo non cambia: Stefan finisce sempre in carcere.

  • Stefan recupera il pupazzo Rabbit dalla cassaforte e lo riposiziona sotto il letto, permettendo al sé stesso bambino nel passato di trovare il pupazzo e prendere assieme alla madre il treno destinato a deragliare. Lo scenario improvvisamente si sposta di nuovo nel 1984 dove la psicologa constata l’improvvisa morte dello Stefan adulto durante la seduta.

Alcuni finali avvengono prima del previsto: in questi casi non appaiono i crediti del film e lo spettatore deve ricominciare per prendere una scelta diversa. In uno di questi Stefan si lancia dalla finestra di Colin e muore senza aver finito il suo gioco, in un altro Stefan prende le pillole che gli prescrive la terapista e finisce il gioco ottenendo due stelle e mezzo.

In un finale, difficilissimo da raggiungere, Stefan sta viaggiando sullo stesso pullman in cui viaggia all'inizio del film per raggiungere la Tuckersoft ma, invece di farci scegliere la cassetta di un gruppo, Stefan estrae il nastro del suo gioco finito, Bandersnatch


 
 
 

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