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5 RACCONTI SUL TERRORE

  • Eleonora Amorelli, Giulia Santoro, Matteo Novella
  • 19 dic 2018
  • Tempo di lettura: 7 min

Il termine terrorismo, come consuetudine nel diritto penale internazionale, indica azioni criminali violente premeditate a suscitare paura nella popolazione come attentati, omicidi, stragi, sequestri, sabotaggi, dirottamenti a danno di collettività o enti quali istituzioni statali e/o pubbliche, governi, esponenti politici o pubblici, gruppi politici, etnici o religiosi.

Nel mondo esiste il bene, ma purtroppo anche il male, e negli ultimi anni il male veste i panni del terrorismo. Non è necessario andare troppo lontano nel tempo, purtroppo il 2017 si è macchiato di troppo sangue; non è bello tornare su certi argomenti ma questa è informazione e come tale va fatta e bene. Sono state tante le vittime che hanno perso la vita in questi attentati, alcuni attentatori sono stati presi dalla giustizia mentre altri hanno perso la vita, questa brutta piaga non sembra volersi arrestare e noi, per difenderci, dobbiamo non aver paura e continuare a svolgere le nostre vite come abbiamo sempre fatto. Sono stati girati diversi film sul terrorismo islamico, vediamone alcuni.

L'ANNO DEL TERRORE:

Roma, 1978. Mentre l'Italia sta vivendo il culmine degli anni di piombo, David, un giovane giornalista, sogna di scrivere un romanzo di successo, e decide di utilizzare come sfondo per la sua storia gli eventi del terrorismo italiano. Il ragazzo lavora per un piccolo quotidiano italiano in lingua inglese, e ha una relazione con Lia, una ragazza romana. Durante un ricevimento a casa del suo datore di lavoro, Bernier, David conosce la connazionale Alison, una fotoreporter nota per la sua intraprendenza; attraverso alcuni suoi contatti, la ragazza scopre il passato coinvolgimento di David con alcuni terroristi americani, oltre a venire a conoscenza delle sue ambizioni letterarie: convinta che David stia scrivendo un libro sulle Brigate Rosse, e che per farlo si sia messo in contatto con alcuni dei loro membri, gli propone di realizzare il libro insieme, ma David rifiuta per paura che la cosa possa metterlo nei guai. Intanto, David inizia a pensare a un possibile sequestro di Aldo Moro, fautore del compromesso storico, come intreccio per la trama del suo libro.

Nei giorni seguenti David e Alison continuano a frequentarsi, finché una sera finiscono a letto insieme. Risvegliatasi da sola nell'appartamento dell'uomo, la reporter trova e legge la bozza del romanzo di David, convincendosi sempre più della sua teoria. Nel frattempo Lia, che all'apparenza è una normale ragazza, si incontra in segreto a Venezia con alcuni misteriosi uomini. Intanto Alison accenna qualcosa del libro di David a Italo, il quale ha preso a frequentare la donna per conto delle Brigate Rosse onde accertarsi che non sia una spia della CIA, facendone poi menzione al suo referente Giovanni: questi, incuriosito dal racconto, gli chiede di rubare la bozza del romanzo. Quando Giovanni legge lo scritto contenente la teoria del rapimento pensa immediatamente a una fuga di notizie, poiché l'organizzazione sta segretamente pianificando proprio il rapimento dello statista democristiano.

13 NOVEMBRE: Era il 13 novembre del 2015, allo Stadio di Francia (Stade de France) si stava disputando l'amichevole Francia-Germania, un'esplosione scuote l'ingresso del settore D. La partita prosegue. Sparatorie ed esplosioni si succedono in vari luoghi di Parigi, come il Bataclan dove stava suonando un gruppo heavy metal californiano e dove si conteranno successivamente circa 90 vittime.Jules e Gédéon Naudet hanno deciso di raccontare le vite di chi c'era e di farlo attraverso un documentario prodotto e distribuito dalla piattaforma di Netflix. Quaranta sopravvissuti che si succederanno sullo schermo per narrare le sensazioni e ciò che hanno provato durante l'attacco terroristico; da David, giovane ragazzo sopravvissuto al massacro del Bataclan fino all'ex presidente francese Hollande che ha avuto il compito di gestire la situazione di crisi scaturita in seguito agli attentati che hanno scosso non solo la Francia ma il mondo intero. I fratelli Naudet hanno sfruttato il lato umano della narrazione, non fossilizzandosi soltanto su quanto accaduto ma soprattutto su ciò che gli sfortunati protagonisti hanno provato.

CACCIA ALL'UOMO:

Boston, 15 aprile 2013. A causa di una sanzione disciplinare, il sergente Tommy Saunders è costretto a integrare la squadra incaricata della sicurezza della maratona, la più vecchia degli Stati Uniti. Il clima festivo è interrotto dall'esplosione di due bombe. Gli ordigni, piazzati lungo la linea d'arrivo sulla Boylston Street, uccidono tre persone e ne feriscono duecentosessantaquattro. In tempi rapidissimi la videosorveglianza permette di identificare i due colpevoli, due fratelli di origine cecena devoti alla causa estremista. FBI e polizia cominciano una serrata caccia all'uomo attraverso una città in stato di choc. Una corsa contro il tempo a cui Tommy Saunders darà il suo eroico contributo. Peter Berg è senz'altro un regista patriottico. Nei suoi film o nelle sue serie TV (Friday Night Lights) c'è sempre un piano (anche due) che indugia su una bandiera americana fluttuante nel vento. Ma a dispetto del titolo originale (Patriots Day), Peter Berg è il genere di regista capace di praticare il patriottismo con una certa sottigliezza, privilegiando l'universalità del proposito e mantenendo uno sguardo equilibrato, né troppo, né troppo poco.

Abile a ricostruire gli avvenimenti e qualche volta i luoghi a chilometri di distanza (in The Kingdom Riyad era riconfigurata in Arizona), ricrea l'attentato del 2013 e ritraccia la ricerca che ha permesso di neutralizzare uno dei due terroristi e catturare il secondo. La prima mezz'ora del film predispone una suspense angosciosa, impiegando una struttura corale e introducendo una galleria di personaggi che saranno coinvolti nel tragico avvenimento. Tutto, note sintetiche comprese, è orchestrato per forzare l'empatia e rendere più impressionante il momento dell'esplosione. La storia procede in montaggio parallelo, raccontando da una parte il tentativo di fuga dei colpevoli, dall'altra l'inchiesta che rende conto degli sforzi dei bostoniani. La ricostruzione scrupolosa non impedisce i movimenti, ricollegando abilmente gli intrecci orditi al centro di una folla di corridori, spettatori, infermieri, medici, soccorritori, pompieri, poliziotti, agenti dell'FBI, giornalisti. Come in Sully, gli eroi sono persone che fanno (bene) il loro lavoro: un'inchiesta straordinariamente rapida ed efficace avviata da un piccolo indizio (un uomo che guarda in direzione contraria della folla che lo circonda). Certo gli eroi di Berg non hanno l'intelligenza visionaria dei personaggi di Eastwood, nondimeno Mark Wahlberg, alla sua terza collaborazione con il regista, serve impeccabilmente l'ora fatidica inseguita dal suo cinema.

"Anni fa andammo da un dottore. Disse che io e Carol non avremmo potuto avere figli. Tornati a casa, cercammo di metabolizzare la faccenda. C'erano tre ragazzine che giocavano. Siamo rimasti lì a guardarle quasi in trance. Il lamento emesso da Carol non era pianto. La guardai negli occhi. Non era dolore. Era più come se montasse una guerra tra il Bene e il Male. Come se il Male cercasse d’entrare ma venisse respinto. Forse era l’inferno. È quello che ho visto oggi… Il Bene contro il Male, l’Amore contro l’Odio. Il diavolo ti colpisce così, hai solo un’arma per respingerlo. È l’amore. È la sola cosa che il Male non può toccare. Frapponiamo fra noi delle bombe, ma il potere dell’amore è feroce. Non credo ci sia altro mezzo con cui potremmo vincere".

Questa è la risposta del sergente di polizia Tommy Saunders al collega che gli chiede se tutto quello che è successo si sarebbe potuto evitare. Dove con “tutto” s’intende l'attentato alla maratona di Boston del 2013 e la conseguente caccia ai terroristi scatenatasi per le strade della città.

11 SETTEMBRE SENZA SCAMPO: In 11 settembre senza scampo, il film diretto da Martin Guigui, le vite di un gruppo di sconosciuti in lotta per la loro sopravvivenza si intersecano sullo sfondo di una delle pagine più nere della storia dell'Occidente: l'attacco terroristico al World Trade Center, in cui quasi 3000 innocenti hanno perso tragicamente la vita. 11 settembre 2001, due aerei di linea dirottati da alcuni estremisti si schiantano contro le Torri Gemelle nella città di New York. Quella mattina Jeffrey Cage, un banchiere miliardario, sale su un ascensore delle Twin Towers con sua moglie Eve , diretto a firmare le carte per il divorzio. Quando il primo aereo colpisce, nel suo stesso ascensore si trovano Eddie , un custode inviato nell'edificio per compiere dei lavori di manutenzione, il corriere in bicicletta Michael e Tina una modella russa. Per i malcapitati intrappolati in quella gabbia d'acciaio, l'iniziale confusione si trasforma presto in un incubo mentre realizzano, minuto dopo minuto, il loro triste destino. Senza mai rinunciare alla speranza, ora i cinque sconosciuti dovranno fare squadra e cercare un modo per mettersi in salvo. Ma non saranno soli, in collegamento con loro c'è Metzie , l'operatrice degli ascensori che non smetterà per un solo attimo di sostenerli e supportarli, facendo qualsiasi cosa in suo potere per aiutarli

fuggire da quella trappola mortale prima che sia troppo tardi.

RENDITION:

L'ingegnere egiziano Anwar el-Ibrahimi accusato di terrorismo, è scomparso misteriosamente dopo un volo che dal Sudafrica doveva riportarlo a Washington. La moglie incinta, Isabella, si reca nella capitale per scoprire cosa è successo al marito ma si trova di fronte al cinico calcolo dei politici disposti a sacrificare un innocente per la sicurezza di tutti gli altri. Nel frattempo a Marrakesh, l'agente analista della CIA Douglas Freeman, si ritrova, suo malgrado, costretto ad assistere alle torture inflitte al marito della donna dall'antiterrorismo egiziano al servizio degli USA.

È stata infatti effettuata una rendition, (letteralmente "consegna") una procedura poliziesca per la sicurezza che il governo degli Stati Uniti ha adottato dopo gli avvenimenti dell'11 settembre 2001 nei confronti di residenti stranieri in America o in altre nazioni dei sospettati di terrorismo. La "consegna straordinaria", infatti, è quella che vede coinvolto Anwar el-Ibrahimi, cittadino egiziano da anni residente con Green Card [3] in America e occupato nel settore dell'ingegneria chimica, rapito dopo il ritorno da un viaggio di affari e trasferito in gran segreto in Marocco con l'accusa di avere relazioni con frange del fondamentalismo islamico terrorista come dimostra un tabulato telefonico dove è rimasta traccia della chiamata al suo cellulare di un pericoloso islamista. Ibrahimi viene torturato, anche con la tecnica del waterboarding [4], e maltrattato in modo disumano. Ad assistere agli interrogatori è chiamato Douglas Freeman come osservatore il quale è convinto che le torture alla fine fanno confessare agli innocenti qualunque cosa pur di evitarle. L'agente americano riuscirà ad ottenere un mandato di riconsegna alle autorità Usa del prigioniero che, nonostante l'opposizione dei vertici della CIA, tra i quali Corrine Whitman, farà ritornare dalla sua famiglia.

Mentre si svolgono questi avvenimenti giunge a tragica conclusione la storia d'amore tra la figlia del capo dell'antiterrorismo egiziano e un giovane appartenente al jihād, autore con una cintura esplosiva dell'attentato nel quale muoiono i due giovani.

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