Picasso, la metamorfosi
- Giulia Maria Chirico
- 28 nov 2018
- Tempo di lettura: 2 min
Baci e atelier, nudi, modelle, busti di donna e statue di artisti anonimi. C’è tutta la poliedrica mente di Pablo Picasso, esposta accanto all’universo che ha ispirato il suo estro, dietro i 200 capolavori che dal 18 ottobre al 17 febbraio sveleranno a Palazzo Reale di Milano quel rapporto multiforme e fecondo che il genio spagnolo ha sviluppato, per tutta la sua straordinaria carriera, con il mito e l’antichità.

Il progetto si innesta in un percorso di approfondimento sul grande artista intrapreso da Palazzo Reale nei decenni, un vero e proprio ciclo di mostre su Picasso che ha reso speciale il rapporto tra il maestro spagnolo e Milano. Prima fra tutte l’esposizione di Guernica nella Sala delle Cariatidi nel 1953, un avvenimento eccezionale e un autentico regalo che Picasso fece alla città.
“Quando nel 1953 – afferma il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala – Picasso scelse Milano e la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, in parte distrutta dalla guerra, per mostrare al mondo Guernica, simbolo della sua straordinaria capacità espressiva, tra il suo genio e la nostra città nacque un legame unico e reso evidente, ad ogni ritorno delle sue opere, da una appassionata partecipazione di pubblico. E’ stato così nel 2001 con 450.000 visitatori e nel 2012 con più di mezzo milione. E’ indubbio quindi che Picasso piaccia a Milano e che grazie allo studio e al lavoro dei curatori e degli organizzatori la proposta culturale sia sempre stata all’altezza delle aspettative. Per questo confidiamo che anche questa nuova esposizione, che sarà a Palazzo Reale dal prossimo ottobre, saprà sorprendere ancora, forte della qualità e del valore di un progetto che ha scelto il tema della mitologia come filo conduttore, per svelare aspetti ancora inediti della produzione di questo eccezionale artista”.
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