Lagerfeld, il “rivoluzionario” della moda
- Bruna Cuoco, Chiara Marchese
- 28 feb 2019
- Tempo di lettura: 1 min

Karl Lagerfeld fu un famoso stilista che amava differenziarsi dalla massa e seguire solo le proprie idee. Fin da bambino ha saputo distinguersi grazie al suo abbigliamento egocentrico. All’età di diciassette anni venne assunto per lavorare come assistente di Pierre Balmain, finché non divenne direttore artistico di Patou. Nel 1955 partecipò al prestigioso “concourse de la laine” vincendolo grazie al suo primo cappotto di lana gialla, una ventata fresca per quei tempi. Dagli anni sessanta divenne uno stilista indipendente e iniziò a collaborare con le più grandi marche come Fendi, Chanel, Chloè. Nel novembre di quello stesso anno divenne lo stilista più influente dell’ultimo ventennio. Dopo circa sessant’anni di carriera e successi, è venuto a mancare il 19 febbraio 2019 a causa di problemi legati alla salute. Era ritenuto un uomo bizzarro e lo fu fino alla fine: lasciò la sua eredità alla sua gatta Chouppete, adottata del 2011. Inizialmente l’animale apparteneva ad un modello che l’aveva affidata a Lagerfeld per due settimane. Lo stilista si rifiutò di restituirgliela. Da quel momento la gatta divenne parte integrante e costante della sua vita.
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