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Dietro le quinte dell'autogestione- "Studenti liberi di esprimersi" Parlano F

  • Giulia Pia Beneduce, Miriam Vicinanza
  • 12 mar 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

Al Liceo F. De Sanctis, a partire da martedì 6 febbraio, fino a sabato 9 febbraio, c’è stata la “Settimana dell’autogestione” : un’iniziativa annuale organizzata dai rappresentanti d’Istituto . Quest’anno sono stati formati 74 corsi, tutti riguardanti diversi aspetti ed ambiti; ad organizzarli sono stati dei gruppi o coppie di alunni a partire dal secondo anno. Per potervi partecipare sono stati creati dei moduli online, in quanto le iscrizioni fossero a numero chiuso (30 alunni per corso ogni ora).

Quindi abbiamo chiesto, dei chiarimenti e delle curiosità direttamente ad alcuni rappresentanti d’Istituto, ovvero Francesco Baldi e Massimo Barbato.

Nel ruolo di rappresentanti è stato difficile gestire la settimana dell’autogestione?

  • Francesco Baldi: “C’è stata un po’ di difficoltà nel gestire tutti gli alunni, dato che siamo circa 1100… in conclusione però posso dire che c’è stata molta collaborazione e tutti i ragazzi hanno rispettato i corsi.”

  • Massimo Barbato: “I pochi problemi che ci sono stati erano tutti di tipo logistico, come per esempio organizzare i corsi o assegnare gli spazi agli studenti. Siamo riusciti ad arginare il problema con un’organizzazione più ferrea del solito.

Perché non sono state rispettate le iscrizioni online?

  • Massimo: Questo è un problema che viene fuori tutti gli anni durante l’autogestione. Tuttavia quest’anno si è presentato un altro problema, ovvero molti ragazzi non hanno effettuato l’iscrizione, dunque noi rappresentanti non sapevamo come regolarci nell’assegnazione delle aule in quanto non avevamo dei numeri precisi di partecipanti.

Cosa ne pensate del corso “Thiscrush in real life"?

  • Francesco: Noi abbiamo lasciato ampia libertà ai corsi di esprimere il loro potenziale; in questo caso, però per alcuni problemi abbiamo dovuto annullare il corso. Le modalità ancora non sono chiare, sappiamo soltanto che sono sopraggiunte delle lamentele e ci è stato chiesto, da persone più in alto di noi, di annullarlo.

Il servizio d’ordine è stato abbastanza efficiente?

  • Massimo: Quest’anno, il servizio d’ordine è stato abbastanza esiguo, quindi l’unico problema presentatosi è stato dal punto di vista numerico. I ragazzi però sono stati molto precisi ed efficienti sapendosi dividere tra i piani e gli spazi esterni.

Dopo questa vostra esperienza cambiereste qualcosa nell'organizzazione e/o nell'autogestione?

  • Francesco: Credo che quest'anno, rispetto a quelli passati si sia trovato un format di equilibrio da mantenere, magari anche da rifinire in piccoli dettagli, ma vincente su tanti punti di vista.

Secondo alcuni ragazzi durante gli scorsi anni gli alunni erano più partecipi ai corsi. Secondo voi si sta perdendo il vero significato dell'autogestione?

  • Francesco: Assolutamente smentisco tutto perché da quando sono in questa scuola, questo è stato l'anno con la partecipazione più alta; c'è anche da ricordare che quest'anno siamo arrivati a 74 corsi e probabilmente non era mai capitato prima. Un grande ringraziamento quindi, va ai ragazzi che sono stati vicini alla comunità scolastica e questa è una cosa molto importante.

Come mai l'autogestione è durata meno di 1 settimana?

  • Massimo: Questo è accaduto perché il collegio docenti ha deliberato soltanto tre giorni per l'autogestione e l'assemblea. Abbiamo poi modificato un po' la situazione aggiungendo il martedì gli impegni per la giornata della Memoria e abbiamo confinato confinato l'assemblea di sabato alle ultime 2 ore, proprio per non togliere troppo spazio all'autogestione.

  • e Francesco continua dicendo: Abbiamo quindi trovato un equilibrio per non perdere né l'assemblea, né tantomeno le ore di corso.

La settimana dell'autogestione è iniziata con un ricordo al dramma dell'Olocausto. Credete che sia rimasto un bel ricordo ai ragazzi o che abbiano dimenticato tutto?

  • Massimo: Riguardo a quelle due ore di attività gli studenti hanno risposto benissimo, mostrando molto rispetto nei confronti degli ospiti, della tematica e anche del dibattito conseguente, dimostrando molto pensiero critico riguardo all'argomento e non hanno "rimescolato" le classiche posizioni sulla giornata, anzi hanno elaborato nuovi punti di vista e hanno acquisito una conoscenza più ampia rispetto al tema che purtroppo tutt'ora, viene spesso "amputato" in alcune sue parti. Io quindi sono molto contento di come si sia svolta la giornata.

  • e Francesco continua dicendo: Concordo e credo che sia rimasto soddisfatto anche Antonello De Rosa ( il regista che ha parlato dell'Olocausto durante la giornata della Memoria, ndr), per il suo messaggio che è stato appreso in maniera molto forte.


 
 
 

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