L'intervista\Imparato e Carrella
- Annamaria Candela Sara Farina Beatrice Reina
- 27 feb 2019
- Tempo di lettura: 2 min
I social ci rendono fotocopie di noi stessi
Due studenti del Liceo de Sanctis parlano del corso Influenz da loro tenuto.

Dal 6 al 9 febbraio, al Liceo Statale De Sanctis di Salerno , si è tenuta "Settimana dello Studente",suddivisa fra attività tenute da alunni, ex alunni ed esperti esterni. Quest'anno il numero elevato di studenti presenti a scuola ha permesso di organizzare e frequentare più di sessanta corsi. Durante questi giorni i ragazzi si sono autogestiti ed hanno avuto la possibilità di scegliere i corsi da frequentare. Le attivitá sono stati gestiti dal servizio d'ordine e dai rappresentanti d'Istituto, che si sono impegnati a mantenere l'ordine fra le mura scolastiche.uno dei corsi più seguiti è stato"influenz"organizzato da,Gabriele Imparato Sirica, Piero Carrella e Matteo Lombardi ne abbiamo intervistati due per vedere la settimana dell'autogestione da un'altra prospettiva. I ragazzi hanno parlato del loro corso chiamato "Influenz" condividendo la loro esperienza.
1) Come mai avete scelto questo nome?
Piero= Abbiamo scelto Influenz perché i social occupano una parte molto importante della nostra vita come dimostra la descrizione del corso che vi ha influenzato a partecipare.
2) Siete soddisfatti del vostro corso?
Piero= Sì, ci è piaciuto molto, soprattutto perché abbiamo avuto un gran numero di partecipanti.
3) Avete mai superato la soglia di trenta persone? Hanno mai cacciato qualcuno dalla classe?
Gabriele= Purtroppo sì, soprattutto per via di alcune professoresse, nonostante questo siamo molto
soddisfatti del successo avuto.
4) Avete notato differenze tra quest'anno e l'anno scorso?
Piero= Ogni anno non si può che migliorare, anche se quest'anno l'autogestione è stata organizzata velocemente.
Gabriele=Anche in modo molto superficiale. Ma soprattutto a differenza dell'anno scorso non ci sono stati corsi con pochi partecipanti.
5) Come si può migliorare secondo voi?
Gabriele= Migliorando il servizio d'ordine e organizzando meglio la gestione delle classi.
6) Cosa pensate che il vostro corso abbia dato a chi lo ha seguito?
Piero= Abbiamo cercato di strappare un sorriso a chi ha partecipato. Scherzando, abbiamo provato a mettere in guardia i giovani sul frequente utilizzo dei social e su come stiano cambiando le nostre vite.
Gabriele= I ragazzi tendono ad essere fotocopie tutte uguali che non fanno altro che omologarsi alla massa. Abbiamo notato che durante i nostri corsi sono stati pochi gli alunni a porci delle domande, proprio come non è permesso farle su Instagram. Paradossalmente, il liceo classico si impegna a formare gli alunni alla critica e alla riflessione.
I ragazzi concludono l'intervista annunciando che durante l'anno vorrebbero riprodurre una commedia ispirata ad Influenz. Alla fine della rappresentazione chiederanno ai partecipanti un'offerta libera da devolvere ad un'associazione di beneficenza. Pertanto, stanno provando ad organizzarsi con la Presidenza.
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