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Armi in garage e droga nelle sorprese degli ovetti: 37 arresti nel salernitano

Clan aversari avevano trovato un accordo comune sulla spartizione delle aree di spaccio nel Salernitano. Questo è quanto emerso dalle indagini svolte dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale e dagli agenti della Squadra mobile della questura di Salerno, che hanno portato all'arresto di 37 persone. Gli indagati sono accusati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti aggravata dall'aver agito per agevolare le attività delle associazioni camorristiche De Feo e Pecoraro.

L'indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale Antimafia di Salerno, ha riguardato varie città di Salerno, tra cui Battipaglia, Pontecagnano Faiano, Bellizzi, Acerno, Montecorvino Pugliano, Cava de' Tirreni e Lanciano. L'attività, avviata nel 2017, è stata condotta con intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno permesso di acquisire fonti di prova decisive (rafforzate anche da dichiarazioni rese da collaboratori di giustizia) a carico delle persone arrestate. Gli investigatori hanno sequestrato in tutto: 8 chili di cocaina, 15 di hashish, armi e munizioni tra cui un fucile a canna mozza e due pistole, di cui una con silenziatore. In una circostanza uno degli indagati, sentendosi braccato dalla polizia, aveva cercato di disfarsi di un ingente quantitativo di droga, prima provando a incendiarlo e poi lanciandolo in un fiumiciattolo. Ma il tentativo fu vanificato dall'intervento degli agenti che riuscirono a sequestrare lo stupefacente.

I dati acquisiti attraverso le intercettazioni sono stati rafforzati da osservazioni e perquisizioni che hanno consentito di effettuare anche arresti in flagranza. L'inchiesta ha permesso di ricostruire gli assetti dei due gruppi criminali, collegati tra di loro e aventi base operativa nella provincia di Salerno ma con ramificazioni che si estendevano anche nel Napoletano e nella provincia di Roma, con la presenza anche di qualche soggetto colombiano. Un giro d'affari di migliaia di euro che, per la sola piazza di spaccio di Pontecagnano Faiano, è stato quantificato in circa 60mila euro a settimana. Un risultato, come ha sottolineato il comandante provinciale Antonino Neosi, reso possibile «dall'unione delle forze per poter meglio condurre un'attività investigativa sul traffico di sostanze stupefacenti»

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