top of page

"ELITE", la scuola - anche quella per ricchi - è crudele

  • Mariagiulia Calandro
  • 27 mar 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

Come lascia intendere il titolo, "Elite" si svolge in un liceo di grande prestigio, Las Encinas, dove studia la futura classe dirigente spagnola. Samuel, interpretato da Itzan Escamilla, Nadia, interpretata da Mina El Hammani e Christian, interpretato da Miguel Hérran, appartengono al ceto popolare, ma ottengono una borsa di studio per Las Encinas dopo che un terremoto distrugge la loro scuola, e si ritrovano immediatamente circondati da un clima ostile: i rampolli dell’alta società non amano la convivenza con i proletari, e infatti i tre nuovi arrivati vengono subito presi di mira da Guzmán (Miguel Bernardeau), figlio di un ricco imprenditore edile. Sua sorella Marina (Maria Pedraza) è invece più amichevole, soprattutto con Samuel, che ben presto comincia a provare qualcosa per lei. Intanto, Nadia entra in competizione con la viziatissima Lucrecia (Danna Paola), poiché la migliore della scuola avrà la possibilità di studiare in una high school della Florida ed eventualmente accedere a un college dell’Ivy League. Disinteressato allo studio, Christian punta la bellissima Clara (Ester Expósito), che però sta con Polo (Álvaro Rico), e cerca un modo per ravvivare la loro relazione: libido e scalata sociale potrebbero trovare una sintesi inaspettata. La vicenda si complica quando Nano (Jaime Lorente), fratello di Samuel, torna a casa dopo un periodo trascorso in prigione, pieno di rancore verso il padre di Guzmán e Marina, accusato di affari illeciti nella costruzione della vecchia scuola, che sarebbe crollata a causa dei materiali scadenti. Le tensioni esitano in un omicidio durante la festa di fine anno, e i ragazzi sono tutti sospettati. Nel creare "Elite", Carlos Montero e Darío Madrona, impostano il racconto su conflitti interpersonali abbastanza stereotipati, con caratteristiche consuete: un protagonista sensibile, una spalla comica, un antagonista snob e arrogante, uno sportivo che nasconde ai genitori le sue tendenze omosessuali, una ragazza musulmana che cerca riscatto fuori dal nucleo familiare, una co-protagonista femminile ammaliante e tormentata… In poche parole sistema dei personaggi all'inizio non si spinge oltre i soliti cliché. Il pregio di "Elite", però, è quello di accennare un’evoluzione psico-emotiva in quasi tutti i protagonisti: partendo da un presupposto di corrispondenza degli stereotipi, le storie poi evolvono seguendo itinerari diversi da quelle che erano state le caratteristiche iniziali del racconto. Se all’apparenza la più problematica è Marina, in realtà tutti i ragazzi hanno degli scheletri nell’armadio. C’è appunto Samuél, il bravo ragazzo introverso che cerca di guadagnarsi l’amore di una ragazza irraggiungibile. C’è Lucrecia, viziata, abituata a ottenere tutto e priva di ogni scrupolo. Ci sono Omar e Ander che lottano per amarsi, entrambi oppressi da genitori retrogradi e da una religione condizionante e rigida . E c’è anche il triangolo costituito da Clara, Christián e Polo, un rapporto basato su sentimenti di difficile comprensione e problematici che è così complesso e problematici. Una materialista manipolatrice, un ragazzaccio sicuro di sé pronto a tutto e un gay nascosto senza una bussola morale. A tutto questo si contrappone la totale assenza, amoralità e chiusura di un gruppo di genitori sempre distratti da altro: la carriera, il lavoro, i guai giudiziari… Ragazzi troppo soli, abbandonati a una vita di contrapposizione: miseria estrema da una parte e di lusso eccessivo dall’altra. In entrambi i casi vivono un’esistenza fatta di errori continui, di rinunce, di sacrifici ben più grandi della loro età. "Elite"non ha peli sulla lingua e dimostra agli spettatori la crudeltà di una generazione di ragazzi a cui mancano valori e punti fermi: ma non è interamente colpa loro. Spesso sono portati, quasi provocati, alla trasgressione, alla ribellione. Di fronte alle imposizioni, alle violenze , ai silenzi e alle assenze, questi ragazzi vivono ai limiti della normalità : si gettano in risse a colpi di mazza da baseball, hanno rapporti a convenienza e senza pensare alle conseguenze, si coprono a vicenda, anche di fronte a crimini indicibili.

Comments


Articoli in evidenza
Riprova tra un po'
Quando verranno pubblicati i post, li vedrai qui.
Articoli recenti
Archivio
Cerca per tag
Seguici
  • Facebook Basic Square
  • Twitter Basic Square
  • Google+ Basic Square

CLASS PLUS JOURNAL 12

Class Plus Journal è un modulo didattico del corso Liceo Classico "Class Plus"
del Liceo Statale "F. De Sanctis" di Salerno

© 2023 by "This Just In". Proudly created with Wix.com

bottom of page