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Realtà e mondo virtuale senza confini

  • Filippo Santaniello
  • 27 mar 2019
  • Tempo di lettura: 1 min

Il confine tra realtà e mondo virtuale ormai è quasi inesistente:

un esempio puo’ essere la serie tv “13 reasons why” che, dopo il suo grande successo, ha influenzato molti adolescenti. Nel dettaglio, questa serie tv parla di una giovane ragazza chiamata Hanna che prima di suicidarsi decide di registrare delle cassette (13 per l’appunto) in cui narra le cause del suo suicidio.

molti dicono che questa serie sia meglio di quello che si racconta, ma quanto puo’ influire su una ragazzina o un ragazzino di 13 anni?

A quanto pare tanta, per esempio: in Gran Bretagna, Lily Mae Sharp, una tredicenne del Cheshire, si è tolta la vita dopo aver messo in scena un suicidio nello stesso modo di Hanna e La mamma ha anche dichiarato che la figlia aveva il suo account Netflix e le aveva parlato della serie TV.

Lily Mae aveva messo in scena il suo suicidio solo un giorno prima rispetto a quello vero, facendo proprio come nella serie, girando un video. Quasi tutte le piste sono state escluse, non c’erano stati episodi di bullismo. Tantomeno problemi familiari troppo recenti, dato che i genitori erano già separati da circa otto anni. Anche lo psicologo della scuola l’ha definita “a happy girl”, una ragazza felice. Ma il peggio è successo.

Può una serie TV portarti ad un gesto del genere?

Ebbene sì ormai il mondo dei social e quello reale sono un'unica cosa e tutti i fenomeni che accadono su internet influenzano la nostra quotidianità, in modo positivo e/o in negativo.

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