Una promessa mantenuta troppo presto
Tra Roma, Palermo e Trieste i clochard invadono le prime pagine di giornali e siti internet. Ma non è ancora finita...
Uno degli ultimi avvenimenti che hanno avuto come protagonista un clochard è avvenuto il 7 Gennaio 2019 tra le strade buie di Roma.
Nereo Gino Murari, clochard di 73 anni, è stato travolto e ucciso in Corso Italia da una cinquantaseienne italiana, la quale si sarebbe giustificata con queste parole: -Ho sentito che qualcosa era finito sull’auto, ma non pensavo fosse una persona..
Gli agenti della polizia locale per risalire al 'pirata della strada' hanno visionato oltre sessanta ore di registrazioni di telecamere ricostruendo cinque chilometri di percorso effettuato dalla macchina in circa due ore. Le indagini sono state rallentate dalla mancanza di luce a causa della quale la targa non è stata facilmente identificabile. I vigili hanno accertato il punto esatto in cui quella macchina scura era stata parcheggiata e, dopo un appostamento, sono risaliti alla proprietaria. L'auto è tuttora sotto sequestro. Le indagini sono partite subito dopo il terribile incidente: la donna è stata anche accusata di omissione di soccorso. Intanto la morte del clochard aveva commosso e addolorato il quartiere in cui viveva da tempo: Nereo, originario di Verona, aveva lavorato come carpentiere in giro per il mondo in Arabia Saudita, Germania, Iran, Libia, Russia, Somalia. Dal 1998 la vita in strada, a Roma, prima nei giardini di piazza Mazzini, poi in una tenda a Corso d'Italia con l'inseparabile cagnolina Lilla, che ne ha vegliato il corpo senza vita subito dopo il terribile impatto.
Amante dei libri, gentile e sempre sorridente: ecco come viene descritto da chi lo conosceva. Nereo era una presenza molto amata da tutti i residenti del quartiere che subito dopo l'incidente si sono mobilitati per dare una casa alla sua cagnolina Lilla, adottata poi dal portiere di uno stabile della zona che aveva promesso a Nereo di prendersene cura se gli fosse accaduto qualcosa. Una promessa mantenuta troppo presto.