Una pianificazione mortale
La giornata della memoria ha come scopo sensibilizzare le nuove e vecchie generazioni di fronte al terribile episodio che ha segnato la storia per evitare che tutto ciò accada di nuovo.
Il 30 gennaio 1933 Adolf Hitler divenne Cancelliere della Germania e questa data segna l’inizio di un nuovo periodo storico per la Germania e il mondo intero.
Infatti sotto la follia omicida di Hitler morirono più di 10 milioni di persone; vennero uccisi ebrei, disabili, omosessuali, oppositori politici, polacchi, serbi, zingari, ribelli, predicatori di ogni altra religione, ladri, vagabondi, tutto ciò che era al di fuori dall’idea ariana e pura di Hitler e dei suoi collaboratori.
Fino al giugno 1941, i nazisti avevano già ghettizzato intere popolazioni, provocando morti per torture e fame; dopo questa data, che rappresenta l’avanzata tedesca contro la Russia, milioni di persone vennero deportate e uccise nei campi di concentramento.
Hitler approcciò questa “Soluzione Finale” perché sapeva che la guerra di lì a poco avrebbe preso una piega diversa e avrebbe potuto rovinare i suoi piani omicidi; quindi i nazisti avviarono una sterminio di massa che non fece distinzione di età, genere e religione.
Una volta che questa follia omicida si arrestò per merito delle forze alleate e della resistenza, i campi furono sgomberati e tutti i nazisti, tranne quelli che riuscirono a fuggire, furono processati e condannati per la maggior parte a morte durante il processo di Norimberga.