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Hitler contro Picasso e gli altri

"Hitler contro Picasso e gli altri" racconta la Shoah dell’arte, portando così Mediaset a proporre docu-film dedicati all’arte, alla storia e alla cultura. Tutto accompagnato da una speciale colonna sonora.


(https://www.tgcom24.mediaset.it/televisione/giornata-della-memoria-la-shoah-dell-arte-in-hitler-contro-picasso-e-gli-altri-_3188515-201902a.shtml)


Per celebrare la Giornata della Memoria, Mediaset ha deciso di mandare in onda martedì 29 gennaio il docu-film “Hitler contro Picasso e gli altri”. Questo film sale tra i primi posti in classifica pochi giorni dopo l’uscita ufficiale al cinema battendo al botteghino persino il film Premio Oscar "La forma dell'acqua" grazie alle testimonianze dei protagonisti di quell'epoca, raccontate e introdotte dalla voce narrante Premio Oscar Toni Servillo.

Il centro del documentario è sicuramente l'ossessione del Führer contro i movimenti d'avanguardia artistica, che portò al più imponente saccheggio di opere d'arte di sempre. Gran parte delle 600.000 opere rubate da case private, gallerie, chiese e musei apparteneva a ebrei costretti, però, a svenderle in cambio della promessa, spesso non mantenuta, di venir salvati dai rastrellamenti sempre più frequenti. Contemporaneamente l’arte considerata degenerata inizia ad essere oggetto di un attacco feroce e sistematico: Chagall, Ernst, Kandinsky, Klee, van Gogh, Pablo Picasso, Matisse e Monet, solo per citare i più noti, vengono messi al rogo sulla pubblica piazza.

“Hitler contro Picasso e gli altri” è solo il primo di una trilogia di docu-film realizzata da 3D Produzioni e Nexo Digital. I titoli che lo seguono, sempre legati al mondo artistico e storico, sono: van Gogh – Tra Il Grano e Il Cielo e Klimt & Schiele – Eros e Psiche. È probabilmente uno dei lavori che meglio rappresenta la Shoah dell'Arte, quando i nazisti misero le mani su svariati capolavori del '900 da un lato per cancellare tutto ciò di non gradito, dall’altro per esaltare l'arte classica, la sola considerata degna di ammirazione e non disprezzata di allora.

Tutto il lavoro è arricchito dalla colonna sonora del compositore Remo Anzovino, che, deciso a lasciare un messaggio, in occasione del 27 gennaio, l'ha pubblicata in tutto il mondo con queste parole: -La pittura non è fatta per decorare gli appartamenti, ma è uno strumento di guerra offensiva e difensiva contro il nemico'. Questa frase di Pablo Picasso chiude il film ed è stata per me la chiave per comporre questa partitura - spiega Anzovino - Volevo che la musica non si limitasse a decorare le immagini, così potenti da sole, ma suggerisse altro, in modo forte e autonomo, e avesse una vita oltre lo schermo. Ho cercato di capire cosa fosse per il regime nazista non solo l'arte, ma anche la musica "degenerata", del tutto estranea al film. Quello era il vero spazio musicale". Anzovino si è ispirato a un grande compositore del passato. "Tra gli artisti più odiati dal regime c'era Dmitrj Sostakovic, uno dei miei compositori prediletti, di cui amo in particolare i quartetti per archi - specifica -. Ho cercato quindi di ottenere un suono orchestrale ben teso come tesa è la storia che il film rivela.-



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