Un sequestro d'altri tempi
Alessandra Sgarella è stata un’imprenditrice italiana, morta a 52 anni, circa 7 anni fa, a causa di un male incurabile. La sua vita è stata segnata da un rapimento che la coinvolse nel 1997.
Alessandra Sgarella è morta il 26 agosto 2011, a causa di una rara patologia incurabile; quella sera fu arrestato l’ultimo dei suoi sequestratori, che, dall’11 dicembre 1997 al 4 settembre 1998, l'avevano tenuta prigioniera. L’uomo era Francesco Perre, 44 anni, affiliato al clan Barbaro della ‘ndrangheta, condannato a 28 anni di reclusione, latitante da circa 12 anni. I dieci sequestratori, nel corso degli anni, sono stati tutti arrestati e condannati, pena ovviamente maggiore per i latitanti, come Perre; questo rapimento fu uno dei tanti che segnarono la fine degli anni ’90, sequestri volti a spaventare gli imprenditori e la classe dirigente. Infatti è un'ipotesi più che fondata che il clan abbia
avuto la copertura di alcuni politici corrotti.
La vittima del sequestro non è sicuramente un caso: infatti il marito di Alessandra Sgarella, Pietro Valvassori, era un imprenditore di assoluto valore. Ancora oggi Valvassori è proprietario di un’importante azienda di trasporti, nonché proprietario della società calcistica di Busto Arstizio, la Pro Patria.
Nonostante siano passati ormai più di 20 anni dal rapimento e il caso sia stato chiuso, non è ancora molto chiaro il movente di questo rapimento.