Salmo, dopo Pornhub anche Netflix
Il video di "Sparare alla luna" su Netflix.
Il 9 novembre è uscito "Playlist", il nuovo album del rapper sardo Salmo, pseudonimo di Maurizio Pisciottu, classe 1984, che è già disco d'oro. Salmo è cresciuto con la mamma Annamaria ed il papà Raimondo, proprietari di un bar. Ha un fratello, Sebastiano. I genitori l'hanno sempre sostenuto e hanno creduto in lui fin dall'inizio. Dal 21 novembre in esclusiva su Netflix c'è il video della sua nuova canzone "Sparare alla luna" feat Coez, anche lui rapper e cantautore, che con il suo tormentone estivo "Faccio un casino" ha fatto sognare i giovani di tutta Italia e non solo.
Per girare il video il rapper è volato fino in Messico ed è atterrato direttamente sul set di Narcos, una nuova serie TV. Salmo è stato il primo cantante italiano ad approdare anche su Netflix, mentre negli altri Paesi è una tecnica già utilizzata in precedenza. Lebowski, il nickname del cantante su Instagram, è voluto andare oltre i cosiddetti "limiti" di piattaforme come Youtube/Vevo "sganciando questa bomba" che ha letteralmente fatto impazzire i suoi fan.
Ma perché ha scelto proprio il nome Salmo? Lui stesso ha rivelato il perché della scelta di questo nome tramite la sua pagina ufficiale Facebook. Salmo deriva da Salmonlebon che, a sua volta, ricorda il nome di Simon Le Bon: nessun tributo al cantante dei Duran Duran, ma semplicemente il rapper ha voluto modificare parzialmente il nome perché gli piaceva ed ha avuto successo.
Salmo è diventato con "Playlist" l’artista più cliccato sul web arrivando in vetta alla classifica dei pezzi più ascoltati e superando i big della musica italiana e internazionale.
