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Drago per un libro o per una vita?

La saggia ed avventata dragonessa Saphira è come un qualsiasi adolescente alle prese con la sua vita: cerca di prendere in mano le redini di qualcosa che gli appartiene, ma è lontano dalla sua conoscenza e dalla sua comprensione anni luce per una vita non ancora vissuta.


“Vivi nel presente, ricorda il passato e non temere il futuro poiché il futuro non esiste e mai esisterà. C’è soltanto il momento presente". Se dovessi scegliere un personaggio in cui rispecchiarmi appieno, la mia scelta ricadrebbe sicuramente sulla dragonessa di “Eragon” Saphira Vervaddaughter, la figlia di Vervada. Nei libri del Ciclo dell’Eredità Saphira è la dragonessa legata ad Eragon, coprotagonista delle loro avventure e, a mio parere, tra i personaggi meglio costruiti all’interno della saga di Christopher Paolini per la sua meticolosa ricostruzione caratteriale estremamente realistica, che conserva una parte estranea ai tipici comportamenti “umani” a causa della sua origine dragonesca descritta alla perfezione dalla penna dell'autore. Saphira, nonostante la giovane età (ha circa due anni), si dimostra più volte molto più saggia del suo cavaliere, verso cui è molto protettiva ed eccessivamente gelosa, atteggiamento che dimostrerà più volte anche in seguito all’entrata in scena di altri personaggi femminili, verso cui proverà un’iniziale avversione e rivalità. La giovane dragonessa, infatti, essendo l’ultimo esemplare femmina della sua specie, è molto vanitosa ed estremamente orgogliosa, caratteristica che le impedirà diverse volte di ammettere i suoi errori con Eragon, con il quale condivide un forte legame psichico ed è in grado di comunicare con la mente e di percepirne i pensieri. Personalmente trovo la costruzione di questo personaggio ben fatta e realistica soprattutto per la serie di piccoli difetti che caratterizzano la dragonessa ed in cui mi rispecchio. Entrambe, infatti, siamo determinate e forse troppo orgogliose, cosa che ci porta ad essere naturalmente restie ad ammettere i nostri errori. Come il personaggio di Saphira nel corso della serie lotta contro i suoi stessi limiti riconoscendoli e cercando di superarli, anche io cerco di venire incontro ai lati più spigolosi del mio carattere per aprirmi e accettare anche le critiche ed i consigli degli altri, anche se ci si sente come sopraffatti dalla corrente di un fiume troppo impetuoso da sopportare.

Saphira, però, contrariamente a me, è consapevole della bellezza e della maestosità che la rappresentano tanto da sembrare quasi vanitosa, mentre io da poco ho iniziato ad accettarmi fisicamente, un po' come ogni adolescente che ogni giorno stenta a riconoscersi guardando nello specchio e cercando di stare al passo con la sua crescita psicologica e fisica, spesso, almeno in apparenza, totalmente opposte. Forse è per questo che la sento così simile a me, una giovane dragonessa che si affaccia sulla realtà di una guerra come io che mi affaccio su una società che più conosco, più mi sembra di ignorare.

Saphira by tatianamakeeva on Deviant Art

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