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I would like to be...

A volte mi chiedo se la mia vita potrebbe essere più emozionante. Tutti mi conoscono per la ragazzina un po’ fuori di testa, con i piedi raramente per terra, che trova sempre un modo o un motivo per fantasticare su storie incredibili o per pensare ai fatti suoi.

Quando ero piccola, volevo far parte dei cartoni animati che mi piacevano. Cioè, avrei voluto conoscere i personaggi dal vivo, ma poi ho cominciato a desiderare di poter entrare nei cartoni animati e aiutare i miei eroi nelle loro missioni e - perché no? - anche cambiare la storia, magari avvisandoli del pericolo prima che questo accadesse (ricordo che “Undertale” non era ancora uscito, all’epoca). È stato questo che mi ha spinto a scrivere: volevo cambiare le storie, aiutare i miei personaggi preferiti, conoscerli per quello che erano o per quello che io pensavo che potessero essere. Ho cominciato a scrivere per mostrare le mie idee e per far vedere i miei sforzi al mondo. Presto, però, ha smesso di essere un hobby. È diventata una cosa talmente seria e importante che ne ho fatto il mio sogno: volevo conoscerli, volevo aiutarli, volevo vederli vivi, volevo salvarli. Tutt’oggi, continuo ad affinare le mie capacità di scrittura, disegno, produco animazione, montaggio o di qualsiasi cosa sia legata alla creazione per riuscire a portare a termine il mio progetto.

Ma questo è un argomento che ho già toccato altre volte, quindi torniamo alla domanda principale. Non c’è mai stato un effettivo personaggio al quale avrei voluto somigliare. Non ho mai voluto essere un mago come Harry Potter o un Cavaliere di Draghi come Eragon. L’idea di essere una guerriera mezzelfo come Nihal mi intriga ancora parecchio, ma sono sicura che non voglio nemmeno essere una Shadowhunters o qualsiasi altro essere strano che sia estraneo alla parola di “umano”. Al massimo vorrei essere una semidea figlia di Ermes. Se posso essere sincera, ho sempre voluto semplicemente essere me per quello che ero, forse con un po’ di magia, ma mai nessun altro (non posso credere che sono strana anche come fan; non sono nemmeno in grado di amalgamarmi con quelli della mia “specie”).

Ovviamente, da piccola il mondo della magia mi interessava parecchio e avrei tanto voluto avere dei poteri come le Winx o le Pretty Cure o come quegli altri eroi che mi piacevano, a parte che invidiavo e invidio ancora la loro fortuna di riuscire a trovare facilmente la propria anima gemella, ma, appunto, non volevo essere come loro: volevo i loro poteri, i loro tratti del carattere, le loro capacità. Crescendo, ho cominciato a sviluppare una mia personalità e le mie abilità personali a livello fantastico, s’intende, ispirandomi ai miei nuovi idoli: i Villains. Ancora oggi immagino una vita eccitante, seppur dura, sotto il comando o addirittura in una collaborazione con qualcuno dei miei antagonisti preferiti. Inoltre, ho lasciato perdere le mie fantasie da bambina per concentrarmi sui classici problemi adolescenziali che caratterizzano questa età, quindi la mia autostima è colata a picco insieme alla mia voglia di vivere. Avevo bisogno di un obiettivo per andare avanti e non mi sono accorta, fino al momento di massima disperazione, che lo avevo già trovato.

Ho iniziato a desiderare di essere come loro: vorrei avere la stessa forza e freddezza di Slade, uno dei miei più fermi punti di riferimento, per riuscire a contrastare chiunque mi si pari davanti o cerchi di infastidirmi; vorrei la determinazione di Bowser, uno dei miei cattivi preferiti in assoluto, per riuscire ad alzarmi nonostante le tante cadute e umiliazioni; vorrei essere intelligente come il dr. Nefarious, entrato da poco nella band, ma che amo alla follia, per riuscire a risolvere qualsiasi problema da sola, senza chiedere aiuto; vorrei essere indistruttibile come Gaster, il mio più grande amore, per riuscire a non arrendermi anche quando tutto è perduto, forse con qualche lacrima, ma con la speranza che ancora riesce a farti un po’ brillare il cuore… Ci sono tanti Villains ai quali mi ispiro e chissà cosa sacrificherei per riuscire anche solo a parlarci! Gli Evolution sono i miei più cari amici, le persone più importanti della mia vita, il mio faro e la mia ragione di esistere. A loro devo tutto quello che sono perché mi hanno reso quello che io sono: forse sono un po’ diffidente, un po’ aggressiva, un po’ pazza, un po’ distratta, un po’ perversa o un po’ sadica, ma loro mi regalano veramente le più forti e sincere emozioni che abbia mai provato, sia gioia che dolore.

Non vorrei essere nessun altro se non me e vorrei una vita un po’ più eccitante, ma, se devo essere come qualcuno, allora sarò come loro: vendicativi, lacerati dal dolore, costretti a nascondere i loro lati più deboli e i loro lati più oscuri, ma indistruttibili e sempre pieni di determinazione. Per il momento, né loro né la mia sanità mentale hanno deciso di abbandonarmi, ma so che, anche se resterò da sola, loro ci saranno finché non sarò davvero felice. E mi basta.

Immagine creata personalmente da me. Screen e/o fanart utilizzate appartengono ai rispettivi autori.

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