Fiera di essere una sognatrice
Da bambini era tutto più facile, se eri un maschietto prendevi una vecchia coperta e la usavi come mantello, se eri femmina rubavi la stessa coperta a tuo fratello per usarla come gonna di un pomposo vestito principesco. Chi è che non ha sognato di andare al ballo con un gigantesco vestito azzurro, di essere salvata da un principe, di scoprire di essere la figlia perduta di qualche re o regina lontani?
Da bambina sognavo di poter impugnare spada ed elmo e andare a combattere per far vedere a tutti chi ero, sognavo qualcuno che mi amasse per quello che ero, sognavo di non essere giudicate se mettevo un mantello, sognavo di essere Mulan…
( Disney MoviesMulan 2-Movie Collection - Key Art Universal Hero )
Eppure agli occhi altrui era strano: non c’erano principesse che fronteggiavano i nemici in cerca di avventure o che liberassero i principi azzurri dalle fauci del lupo “cattivo”?Crescere significa cambiare, non solo fisicamente, ma anche caratterialmente. Eppure l’idea di dover essere salvata, di dover basare la mia vita, le mie emozioni su altre persone non mi ha mai sfiorato.
“E sorrido, perchè la vita, ragazzi, è proprio una figata!” Sono queste le parole che da circa tre anni mi accompagnano, giorno per giorno. E se ve lo state chiedendo è proprio quella schermitrice italiana, quella campionessa paralimpica, mondiale ed europea, da cui ogni giorno prendo esempio: Bebe Vio.
Bebe Vio, o anche Beatrice Vio, è nata a Venezia il 4 Marzo 1997. Ha praticato scherma fin da piccina, riconoscendola subito come sua grande passione. Purtroppo a fine 2008 all'età di 11 anni fu colpita da una meningite fulminante che le causò una gravissima infezione, con annessa necrosi ad avambracci e gambe di cui si rese necessaria l'amputazione.
Nonostante ciò, solo dopo tre mesi e mezzo era già piena di forze e più caparbia che mai, pronta per sfidare il mondo intero per la sua passione.
Oggi non solo è “collezionista” di medaglie d’oro, ma è anche il simbolo della lotta contro le malattie, testimonial a favore della scherma e del loro
insegnamento anche ai disabili.
(Treviso TodayLa Guerra nelle immagini d'epoca:
il fronte rivive nel racconto dei suoi protagonisti )
Tutt’oggi all’età di 21 anni lotta per i suoi diritti, non solo come donna, ma anche come essere umano. Bebe è una guerriera, una testarda, una appassionata... Bebe è una sognatrice ed è fiera di esserlo: “I sognatori sono lottatori ma non te lo fanno pesare, hanno un senso del dovere fortissimo ma non lo impongono a nessuno, è una cosa che si portano dentro mentre espongono il loro sorriso come se fosse un arcobaleno. Non ci riescono proprio a vedere quel bicchiere mezzo vuoto, per loro anche la metà vuota non è vuota, è piena di aria, e l’aria è buona da respirare, e respirare è come bere, fa vivere.”
Forse è questo per cui tanto la stimo... Lei ha continuato a sognare quando le hanno detto che non poteva più farlo, ha lottato quando per gli altri era tutto perduto, ha creduto in se stessa quando nessuno lo avrebbe fatto per lei, semplicemente lei si è tappata le orecchie per ascoltare solo se stessa… perché lei sa di non essere diversa, lei, come ognuno di noi, è speciale: “Essere speciali significa proprio riuscire a far capire che il tuo punto debole diventa quello di cui vai più fiera”.
Voglio crescere con le sue frasi, voglio sentirmi “speciale”, non voglio più ascoltare gli altri. Sarà difficile, ma se veramente si crede in qualcosa perché non farla avverare.