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Lager libici


Orrore e torture, questo è ciò a cui i migranti nei campi di detenzione libici sono sottoposti. Sì, perché i migranti non sono solo coloro che scendono da un barcone fatiscente in preda alla paura e allo smarrimento; sono coloro che attendono mesi incentri di detenzione libici prima di salire su un’imbarcazione che li lascerà a metà strada in acque internazionali. Sono gli stessi che attraversano il deserto centrafricano per mesi e che devono assistere alla morte dei propri cari, perché la speranza di finirlo quel viaggio è quasi un’illusione. I poveri superstiti del viaggio arrivano in Libia, augurandosi di poter prendere un barcone e raggiungere l'Europa, ma invece no. I migranti vengono chiusi in lager, può sembrare un’esagerazione ma non lo è, simili a quelli nazisti da rappresentanti dello stato libico di non si sa che parte visto che il governo di questo paese è profondamente spaccato in varie opposizioni che ostacolano il potere centrale. Alcuni perdono la vita, non sopportando torture e violenze; altri sopravvivono, ma spesso in condizioni pietose, nei loro occhi si può ancora vedere la paura, il sangue, i morti.

Sicuramente non è facile ma l’Europa potrebbe mettere in campo uno sforzo maggiore in opposizione a questo orrore invece di limitarsi ad una semplice ed inutile distribuzione ineguale dei migranti.


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