Le mille sorprese di Pompei
A Pompei, durante delle operazioni di prevenzione e sicurezza, è stato ritrovato un affresco raffigurante la divinità romana Priapo.
Durante un intervento di messa in sicurezza dei fronti dello scavo di Pompei, che separano la zona del sito messa alla luce dai 22 ettari ancora non scavati, è stato rinvenuto un affresco di Priapo all’ingresso di una villa su via del Vesuvio. Lo scopo finale dei lavori è quello di prevenire ingenti danni al materiale archeologico per circa i 3 km che circondano l’attuale area, come è successo in passato al volto di Priapo perso in seguito a numerosi crolli nella zona al di fuori del sito attuale. L’affresco di Priapo, secondo dipinto raffigurante questa divinità a Pompei e preceduto da quello in casa dei Vetii, conferma la popolarità del dio nell'antica città romana, simbolo di fertilità e buon auspicio. Nella mitologia, infatti, è spesso riconosciuto come figlio di Afrodite e Dioniso, leggende minori lo vogliono invece come figlio di Afrodite e di Ares o Ermes, o Adone o Zeus; Era, furiosa tradimento del marito, decise di donare delle sembianze mostruose e sproporzionate a Priapo, che è raffigurato, appunto, con un enorme fallo divenuto suo simbolo. All’interno dell’affresco, fortunatamente ben conservato ad eccezione del volto (il buon auspicio non avrà funzionato nel 79 d.C., ma a noi è servito sicuramente!), il dio è dipinto nell’atto di pesarsi il fallo per mezzo di una bilancia; poco distante è stato ritrovato un altro bassorilievo raffigurante lo stesso soggetto che adorna la villa come augurio di prosperità e fortuna. Dopo la messa in sicurezza dell’affresco gli scavi continueranno con lo scopo di portare alla luce ciò che di Pompei ci è ancora nascosto.