Incomprensioni familiari

"I miei genitori non hanno figli" è il titolo del terzo romanzo di Marco Marsullo.

Il libro, ambientato a Napoli, ha come protagonista uno studente diciottenne, iscritto alla facoltà di giurisprudenza, seppure con una serie infinita di dubbi, alle prese con le normalissime paure del suo primo esame. Questo romanzo spiega quanto al giorno d’oggi sia difficile stabilire un rapporto con i propri genitori. Nel libro vengono raccontate riflessioni, paure ed anche gioie di un figlio con genitori separati, i quali sono in conflitto da tutta la vita. Il padre vive isolato da tutto in una campagna. I suoi unici interessi sono i cani e amicizie che

nella vita possono “ritornare utili”. La madre è una donna molto irrequieta, che da anni cerca la pace interiore in corsi di yoga, in viaggi e cambiando fidanzati così come si cambiano i calzini. I suoi colleghi, al contrario di lei, hanno figli simpatici e grandiosi. Da questo romanzo emerge il comportamento immaturo dei genitori che, pur non essendo più “giovani”, si comportano esattamente come il figlio. Il ragazzo, proprio nel momento in cui deve entrare in aula per sostenere il suo esame, capisce davvero ciò che vuole, che non è sicuramente continuare la facoltà di giurisprudenza.

Questo libro è davvero molto particolare: è scritto con semplicità, con ironia, ma nasconde un velo di tristezza. Purtroppo, le incomprensioni donano al romanzo un senso di sofferenza. Esso può essere d’aiuto sia ai genitori, che spesso dimenticano di essere stati anche loro degli adolescenti, sia a noi ragazzi a cui insegna a non mollare mai.