Young language: il nuovo volgare
Il linguaggio dei giovani in questa nuova generazione
Sarà stato l’avvento dei nuovi dispositivi elettronici oppure semplice desiderio di maggiore privacy da parte degli individui, ma ormai i giovani hanno imparato a manipolare il vocabolario italiano a loro piacimento, creando nuovi termini ed espressioni o “importandone” nuovi dall'estero (specialmente inglesi), per criptare i loro messaggi e il loro modo di esprimersi. Probabilmente solo per gioco, per caratterizzarsi e lasciare un’impronta nella lingua italiana come abbiamo sempre fatto, per esempio con il volgare parlato ai tempi di Dante, le nuove generazioni hanno presto preso le redini del lessico moderno portandolo su una strada di abbreviazioni, parole miste tra italiano e inglese o parole contratte senza alcun rispetto apparente per la grammatica. Gli esempi più eclatanti sono ad esempio “swag”, “eskele”, “slang”, “meme”, “scaricare qualcuno”, “avere la batteria del cellulare morta”, “tirare un bidone a qualcuno”, “bufu”, “ship”, “fan”, “otaku”… ma anche gli stessi termini “instagram”, “facebook”, “youtube” o “snapchat”. Alcuni giovani cinesi e giapponesi sembrano abbiamo inventato addirittura un linguaggio incomprensibile, il Marziano.
Tutto questo è ormai pane quotidiano per la nuova generazione, incomprensibile non solo per gli anziani, ma per gli adulti in generale, un lessico demolitore di ogni norma grammaticale e lessicale. Si è già discusso di come le parole scompaiano con queste nuove abbreviazioni o con questi messaggi criptati e su come alcuni termini perdano il proprio significato originale per acquisirne un altro più banale alle volte.
Una delle parole maggiormente usate dagli adolescenti, quasi tutti “followers” (altra parola importata dall’estero) di serie tv, videogiochi, libri o saghe di film, è la parola ship. Il termine deriva dall’inglese “relationship” (relazione) ed è usato dai fan per indicare una coppia tra due personaggi (non necessariamente di sesso opposto, tanto che le coppie omosessuali sono all’ordine del giorno) i quali possono avere o meno un rapporto sentimentale o di semplice amicizia oppure, semplicemente, sono reputati carini (tradotto nel linguaggio giovanile “pucciosi”) insieme. Le ship in questione possono essere di diversi tipi: canon, quando il regista o lo scrittore conferma la coppia; fandom, quando le coppie sono create unicamente dai fan, anche se, in genere, un gruppo di followers riesce a convertire ad una coppia intere masse; la OTP, ovvero “One True Pairing”, la o le ship per eccellenza, le preferite in assoluto; la BROTP dove i personaggi sono legati da un legame fraterno; la NOTP, ovvero la o le ship più odiate da una persona. Nelle coppie, in genere, si fa una distinzione tra il carattere dominante e quello che si sottomette, usando rispettivamente i termini “seme” e “uke”, utilizzati principalmente in ambito “anime e manga”, i cui fan vengono anche chiamati “otaku”...
Insomma, una parola tira l’altra. La lista è molto lunga e i giovani si danno sempre più da fare creando un linguaggio nuovo per quando saranno loro a “dominare” questo mondo. Certamente non potranno restare ancorati al linguaggio arcaico del secolo scorso, ma sarebbe meglio ricordarsi qualche doppia e qualche segno di punteggiatura al momento giusto. Per i ragazzi: attenti a WhatsApp! Una virgola in più non significherà nulla nei vostri messaggi criptati, ma almeno avrete un po' di rispetto per la grammatica.