Ambientarsi per vivere
Al Liceo De Sanctis il Darwin Day offre molti spunti di riflessione.
L'evoluzione umana non è ancora terminata, ma noi da cosa o da chi deriviamo? Huxley cercò di capire i meccanismi dell'evoluzione e scoprì che tra l'uomo e la scimmia non c'è nessuna differenza a livello di organi anche se per quanto riguarda le facoltà intellettive, il senso religioso... la differenza è immensa. Scoprì anche che sulla terra sono vissute almeno 12 specie di ominidi. Darwin sviluppò la teoria dell' evoluzione per selezione naturale dicendo che la natura si evolve in contrapposizione con l'ambiente. Un importante contrasto tra l'elemento animale e la complessità della spiritualità umana è stato presentato nel film '2001 Odissea nello spazio' dove per la prima volta la scimmia prende coscienza del senso dell' amore; questo film sembra voler descrivere un punto di incontro tra scienza e fede che, pur avendo cammini diversi, si 'sorreggono' a vicenda: "La scienza senza religione è zoppa e la religione senza scienza è cieca".
Per la conoscenza della nostra storia fondamentale è la paleontologia che mette in evidenza il fatto che sotto i nostri piedi e/o intorno a noi ci sono tantissimi tesori. Per esempio il Castello Arechi è costruito su alghe di 200 milioni di anni o risalendo la parete della spiaggia di Santa Croce potremo vedere rocce formate da fossili di 170 milioni di anni. I paleontologi studiando il passato arrivano al futuro e dalle loro ricerche si può capire che nel mondo sta succedendo qualcosa di molto strano ma "nessuno ci ascolta perchè fanno finta di essere sordi".
In paleontologia lo spazio corrisponde al tempo, perciò più si scava a fondo più è antico il materiale. Spesso noi ricopriamo il nostro passato con uno strato di ignoranza, invece le piante servono a capire il clima dei secoli scorsi grazie all'uso di una serie di acidi, microscopio ottico o elettronico. L' ambiente, quindi, è uno dei principali motivi di vita o di morte; per esempio dall'ambiente deriva il cibo con cui noi ci nutriamo e grazie al quale continuiamo a vivere, perciò "non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere ma quella che si adatta meglio al cambiamento".
