Darwin: nei libri di storia come nei videogame
Charles Darwin, celebre biologo e naturalista britannico, all’avanguardia non solo nella scienza ma anche nel pensiero.
Se andassimo in una libreria, certamente “L’origine delle specie per selezione naturale” di Charles Darwin non sarebbe il primo titolo che acquisteremmo, nonostante nel giorno della pubblicazione, 24 novembre 1859, vendette tutte le copie della prima edizione, circa 1250. Come mai tanto interesse? E perché anche oggi questo sembra riguardarci?
Fin da bambini apprendiamo del viaggio di Charles Darwin nelle isole Galápagos e dei suoi studi sugli animali, ma forse non ci rendiamo conto di come il nostro modo di pensare sia cambiato proprio con questo biologo. Infatti, fu proprio la visione puramente scientifica di Darwin che, presentandosi in relazione antitetica con il pensiero metafisico, fu artefice del mutamento di pensiero dell'età vittoriana con evidenti conseguenze anche nella formazione delle generazioni successive.
Questo si verificò perché il famoso biologo mise in crisi le teorie finalistiche e deterministiche, sostenute principalmente dalla Chiesa Anglicana, secondo le quali il mondo è immutabile perché Dio ha creato tutto in modo definitivo. Quindi Charles Darwin, oltre all’enorme contributo in campo scientifico che diede con le sue ricerche ed i suoi trattati che consentirono un enorme passo avanti, fu essenziale per l’impostazione dell’odierno modo di pensare. Darwin continua ancora oggi a darci una mano: lo possiamo, infatti, trovare nel famoso videogame Assassin’s Creed a testimonianza di come sia presente anche all’interno della cultura di massa.