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TRA CORAGGIO E INNOCENZA

Ispirato al romanzo di Niccolò Ammaniti "Io non ho paura" è un film girato da Gabriele Salvatores e proiettato sul grande schermo per la prima volta nel 2003.

Il protagonista, Michele, ha dieci anni e vive in un paesino, anzi quattro case, della Basilicata. Con la sorella più piccola e altri amici scorrazza in bicicletta nelle stradine in mezzo al grano. Incuriosito da una lamiera all'interno di una casa diroccata, Michele la sposta e vede un buco nel quale c'è un piede che esce da una coperta. Dopo lo spavento iniziale torna sul luogo e scopre che quel piede appartiene a un bambino come lui, biondo e delicato, quasi cieco per il buio, ma non riesce a capire che è stato rapito. Nelle successive visite gli porta da mangiare, gli parla, gli ridà una speranza. Quando, però, in televisione sente parlare di un bambino di nome Filippo rapito a Milano, Michele capisce. Arriva poi a casa Sergio, il "milanese" che tira le fila del rapimento e così Miche deduce che tutta la sua famiglia è implicata. Presto il cerchio si stringe, gli elicotteri girano. Il panico sopraggiunge. Occorre sopprimere l'ostaggio. Michele corre per salvarlo. Riesce a spingerlo fra i campi, sopraggiunge il padre "tutto core" che non esita a sparare al bambino, che però è Michele. Gli elicotteri dei carabinieri illuminano il milanese con le braccia alzate, il padre col figlio in braccio e il piccolo Filippo che si è salvato.

Film emozionante che fa scoprire il coraggio, ma anche l'innocenza di un bambino di dieci anni.


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