Superstizione e voglia di riscatto
Questa è la storia di una giovane nigeriana arrivata in Italia con la speranza di una vita migliore, caduta anch'ella, come altre centinaia, nella rete della prostituzione. La giovane, di giorno segregata in casa e costretta a subire violenze di ogni tipo, di notte buttata per strada a soddisfare le voglie dei clienti, era tenuta legata alla sua sfruttatrice oltre che dalla paura delle botte, anche e soprattutto dalla superstizione molto radicata nella maggior parte delle popolazioni africane. La ragazza 21enne era, infatti, convinta di essere sotto l'influenza di un rito voodoo e per questo soggiaceva alle vessazioni dei suoi aguzzini. Il desiderio di libertà ha, però, prevalso su tutto dandole la forza ed il coraggio di denunciare sia la sua sfruttatrice che il "tassista" che la accompagnava sul posto di lavoro, un modenese di 63 anni. Si è conclusa, quindi, felicemente l'odissea di questa ragazza che con il suo gesto ha dato il via ad una serie di denunce da parte di altre povere vittime che ne condividevano il destino.