Il Paese Delle Culle Vuote
Il calo della natalità in Italia dal 2012 a oggi è attribuibile principalmente a due fattori: le donne italiane in età riproduttiva sono sempre meno numerose e mostrano una propensione decrescente ad avere figli.
Nel corso degli anni si è assistito ad un graduale passaggio da nuclei familiari molto numerosi a famiglie con uno o due figli al massimo. Si suppone ciò sia accaduto per la mancanza di lavoro in seguito alla crisi economica, con conseguente difficoltà al mantenimento della famiglia, e per la mancanza di tempo di coloro che un lavoro ce l'hanno e per questo sono presi da mille impegni. Sono queste supposizioni errate! Il fattore scatenante è soprattutto la mancanza di strutture atte ad accogliere i bambini da parte della società. Laddove prima c'era una mamma votata a stare solo dietro alla famiglia, ora c'è la donna impegnata lavorativamente anche fuori di casa. Gli asili sono pochi e costosi e spesso con orari che poco si conciliano con i turni di lavoro. Inoltre oggi, prima di mettere al mondo un figlio, si aspetta che ci siano le condizioni adatte a garantirgli un futuro stabile ma non ci si rende conto che così facendo...spesso si perde il treno della maternità.