Italiani o immigrati?
In Italia è stato registrato un basso tasso di natalità
che avrà molte ripercussioni sulla società futura
60 905 976 è il numero di abitanti in Italia. L'Italia è il paese con natalità più bassa dell' Unione Europea e il numero di decessi supera ampiamente le nascite. I giovani rappresentano il 13,7% del totale e le persone con oltre 65 anni d'età rappresentano il 22% della popolazione. Nel passato era consuetudine avere un grande numero di figli, ora non se ne hanno neanche la metà dei precedenti e i motivi sono molti. Negli ultimi anni la donna ha conquistato uno spazio sempre più significativo in ambito lavotativo, mentre prima era tenuta solamente a rimanere a casa per svolgere faccende domestiche e per badare ai figli. Anche il divorzio, che in passato non era possibile, ha inciso molto sulle nascite. Un altro motivo è che le condizioni generali per l'organizzazione del mantenimento di un figlio in Italia sono scarse: per esempio, anche solo il fatto che alcune strutture scolastiche d'infanzia non dispongano di una mensa e/o di un servizio pomeridiano incide negativamente sulla decisione di mettere al mondo più di un figlio per coppia..
Negli ultimi anni del Novecento la natalità in Italia ha registrato una moderata ripresa, rafforzata dal più alto tasso di fecondità delle donne immigrate, che si è tuttavia arrestata a partire dal 2012. Gli immigrati sono in costante aumento e costituiscono l'8,3% della popolazione e il 15,0% delle nascite avvenute nel 2012 ha riguardato bambini stranieri. Il numero di figli per donna delle straniere risulta notevolmente superiore a quello delle italiane (1,34 figli per donna) ed è una cosa impensabile che l'Italia sia formata più da stranieri che da italiani stessi. In ogni caso complessivamente nei 28 Paesi dell'Unione nel 2015 la popolazione è cresciuta solo grazie agli immigrati.