Arrivederci a Pechino 2022

Si è appena conclusa, con una grandissima cerimonia di chiusura tra fuochi d’artificio, balli e danze tipiche coreane, la ventitreesima edizione dei Giochi Olimpici Invernali tenuta a Pyeongchang in Corea del Sud. Durante un’intervista Thomas Bach, presidente del CIO (Comitato Olimpico Internazionale), ha detto che lo sport ha offerto, in questo come in moltissimi altri casi, "un ponte di pace e continuerà a farlo anche quando la fiaccola olimpica sarà spenta". Infatti i giochi, essendosi tenuti in Corea del Sud in un momento di tensione politica molto forte con altre nazioni, sono riusciti a far conciliare paesi molto distanti tra loro e a dare possibilità di riappacificazione. L’Italia si è classificata dodicesima tra le nazioni grazie a tre ori, due argenti e cinque bronzi, raddoppiando così le medaglie ottenute nell’edizione del 2010. Valore fondamentale hanno avuto le donne ottenendo il 60% delle medaglie italiane (3 ori, 1 argento e 2 bronzi). Soddisfatto dunque il presidente del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) Giovanni Malagò che motiva i suoi sostenendo che questo non è ancora un punto di arrivo ma deve essere uno stimolo a fare di meglio negli anni a venire. Tuttavia c’è come sempre una parte oscura della medaglia, infatti per la prima volta in assoluto gli italiani non sono riusciti ad ottenere neanche un oro maschile ma il bilancio finale è positivo e l’Italia può dunque festeggiare.