L'altra faccia della medaglia scolastica
Negli ultimi anni si stanno verificando nelle scuole vari episodi di violenza, e purtroppo non si parla solo di bullismo, ma anche di angherie verso gli stessi professori da parte di alunni e persino i genitori mostrano aggressività nei loro confronti. Ci sono diversi esempi di vicende come quella successa a Foggia in cui il padre di un ragazzo ha malmenato il vice-preside per aver allontanato il figlio dalla fila dopo che quest’ultimo aveva dato diversi spintoni ad alcuni suoi compagni. L’uomo era già noto alle autorità per essere una persona violenta e questa ne è purtroppo la conferma. Nel casertano è recentemente successo un episodio simile che sta a testimoniare di come i giovani prendano nel bene, ma soprattutto nel male, l’esempio degli adulti: un ragazzo, infatti, da poco 17enne, ha sfregiato con l’uso di un coltello il volto di una sua professoressa che lo aveva semplicemente chiamato all’interrogazione. Le prime parole da parte della prof. sull’accaduto sono state: “Se succedono questi episodi, la scuola ha fallito!”. Questa è purtroppo una triste verità perché se un ragazzo, apparentemente come gli altri, sfocia in questo genere di comportamenti, la colpa non sarà mai del tutto solo sua ma da condividere con scuola e famiglia. Dall’altra parte del mondo la situazione non è molto diversa dall’Italia: in Florida un ex alunno irrompe di mattina nell’istituto e commette una sparatoria uccidendo 17 ragazzi come lui, lì unicamente per fare lezione e costruire un futuro brutalmente interrotto.