Paura negli occhi delle ragazze nigeriane
Costrette ad abbandonare la Nigeria per condizioni disumane di quest’ultima giovani ragazze camminano per molte miglia attraversando persino il deserto per la sola speranza di riuscire a scappare dal loro paese d’origine che affronta problemi come colpi di stato e gruppi estremisti (tra questi possiamo ricordare “Boko Haram” che nel 2014 ha rapito 276 studentesse nigeriane).
Una volta arrivate sulla costa della Libia sperano solamente di riuscire a imbarcarsi e partire verso paesi come l’Italia dove credono di poter ricominciare una nuova vita. Sfortunatamente non sempre riescono ad arrivare vive a destinazione, come è, infatti, accaduto alle 26 ragazze sbarcate a Salerno senza vita.
Quando riescono a raggiungere la meta, spesso non riscontrano un miglioramento della propria vita come è successo a delle ragazze nigeriane che, obbligate a prostituirsi dalle organizzazioni criminali che le hanno portate in Italia, hanno dovuto poi abortire in una clinica situata a Castel Volturno gestita da un connazionale in modo completamente illegale e senza il rispetto di nessuna norma sanitaria.
Purtroppo in Italia, come nei paesi occidentali in generale, si tende a ignorare il problema e ciò comporta un peggioramento costante delle condizioni di queste povere ragazze nigeriane.