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La tragica ironia di "Train de vie"

Un giorno viaggeremo nello spazio, al di là del cielo, adesso lo so. Lo spazio non è più nei nostri cuori, e noi andremo a cercarlo altrove. (Shlomo) "Train de vie: un treno per vivere" è una commedia drammatica, prodotta nel 1998 in Francia, Belgio, Romania, Israele e Paesi Bassi. Il film, della durata di 103 minuti, è stato diretto da Radu Mihaileanu e tratta la tematica della Shoah in modo ironico. La pellicola racconta la vicenda di un villaggio ebraico dell' Europa dell' Est, che è costretto ad "auto-deportarsi" su un finto treno nazista, seguendo l'idea del "pazzo del villaggio" Shlomo, ruolo inizialmente proposto a Roberto Benigni, ma poi affidato a Lionel Abelanski. Train de vie è, a parer mio, un film che affronta in modo leggero la tematica della Shoah, senza però ridicolizzarla, quindi è consigliabile per chi non riesce a sostenere la visione di scene violente, presenti in quasi tutti i film su questo tema. Inoltre Train de vie può vantare un ottimo cast, che comprende Rufus, Michel Miller, Agathe de La Fontaine e Marie-José Nat, grazie al quale si è ottenuta una pellicola originale e avvincente.

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