Scrivo su una parola che sta scomparendo
Patriottismo: parola ancora ricordata, ma dal valore dimenticato
Patriottismo, sentimento di onore, obbedienza e dedizione verso la patria.
Semplicemente questo. Niente di più e niente di meno. Eppure la gente di oggi se ne ricorda, con un significato totalmente trasfigurato, solo quando si parla di calcio. Un termine che una volta ricordava l’orgoglio per la propria terra ridotto e mediocrizzato è ora associato ad un banale gioco basato sul rincorrimento di una palla. Soprattutto per l’Italia, il patriottismo e l’orgoglio di essere italiani sono andati affievolendosi negli anni, come una scogliera consumata dal movimento del mare.
L’8 settembre 1943 qualcuno disse che l’Italia – che la patria – era morta. Ma la patria non può morire, non finché qualcuno ancora crede in essa, la ama e le è devota. Forse, quell’affermazione era solo una promozione di quello che sarebbe successo: nessuno, in questo mondo, è orgoglioso di essere italiano. Abbiamo svuotato il patriottismo dell’anima e ne abbiamo lasciato solo un involucro vuoto da riempire come meglio crediamo. Per questo possiamo dire che il patriottismo non è una parola in disuso per il suo essere, ma è in disuso per ciò che significava.