Un treno per la vita
Il film Train de vie-Un treno per vivere è stato girato nel 1998 a Bucarest, in Romania. Regia del noto russo-francese Radu Mihaileanu con un cast principale composto da Lionel Abelanski, Rufus (Jacques Narcy) e Clemènt Harari. Produzione della durata di 103 minuti di genere comico-drammatico che con una delicata ironia introduce il tema della Shoah.
Ambientato in uno shtetl, un villaggio ebraico dell'Europa dell'est del 1941, il film si apre con una riunione del consiglio dei Rabbini Anziani che vengono informati da Sholmo, il 'pazzo del villaggio', dell'imminente arrivo dei nazisti. Per evitare la deportazione di massa il piccolo villaggio si organizza per un'auto-deportazione, la realizzazione di un finto treno nazista di deportati che avrebbe però condotto tutti in salvo in Palestina. Gli stessi ebrei si dividono, per essere più credibili in falsi nazisti e falsi deportati, tra i quali nasceranno controversie per i diritti dei due gruppi. Nonostante le numerose intromissioni dei Nazisti, raggirati dai loro colleghi fasulli, il treno riuscirà a raggiungere la Palestina. il finale inaspettato però ci mostra che tutte le vicende narrate non erano altro che le fantasie di Sholmo, infatti l'intero villaggio era già stato deportato nei campi e in parte sterminato.
Questa produzione rende poco l'idea delle vicende della seconda guerra mondiale, tuttavia, data la suddetta delicatezza induce anche un pubblico più infantile alla visione. riguardo alla resa e al coinvolgimento da parte degli attori si puo' reputare quasi brillante, anche se nel ruolo di Sholmo sarebbe stato più adatto Roberto Benigni, prima scelta del regista, il quale decise di rifiutare, in quanto, già impegnato ne 'La vita è bella'. Un film ben eseguito in tutte le sue parti se vogliamo considerare una resa meno brusca e brutale dei fatti avvenuti in quel periodo.